Aeroporto di Reggio Calabria nuova base Ryanair, parla Franchini: “così abbiamo superato le limitazioni, tutto merito di Occhiuto”. Sorprese sulle rotte

L'amministratore Unico della Sacal Marco Franchini racconta in un'intervista a StrettoWeb come Occhiuto è riuscito a portare Ryanair a fare dell'Aeroporto di Reggio Calabria una propria base. E sulle nuove rotte ci saranno delle sorprese: le indiscrezioni

StrettoWeb

Nelle scorse ore è arrivata l’ufficialità: l’amministratore delegato di Ryanair Michael O’Leary ha annunciato pubblicamente che l’Aeroporto di Reggio Calabria sarà una nuova base Ryanair. Una notizia straordinaria per la Calabria e anche per la Sicilia orientale (in modo particolare la città di Messina), che sta facendo rodere il fegato ai tanti che non ci credevano e alimentavano il solito scetticismo nei confronti dei politici che negli ultimi mesi avevano già prospettato questo risultato storico, cioè il governatore regionale Roberto Occhiuto e il deputato Francesco Cannizzaro. E’ merito loro se Ryanair volerà a Reggio Calabria per la prima volta nella storia, per giunta facendo dell’Aeroporto dello Stretto un proprio hub con importanti ricadute occupazionali e ben 8 nuove rotte aeree che si aggiungeranno alle tratte con Roma e Milano già garantite da ITA. A partire da aprile, e cioè tra poco più di due mesi, da Reggio Calabria si potrà volare verso 10 differenti destinazioni: 6 nazionali e 4 internazionali.

Nei prossimi giorni proprio O’Leary e Occhiuto terranno una conferenza stampa a Reggio Calabria in cui annunceranno le otto nuove rotte di Ryanair, intanto nello scalo procedono i lavori di ammodernamento e riqualificazione finanziati con l’emendamento Cannizzaro e in città è acceso il dibattito che vede gli scettici silenziati dalla politica del fare. I fatti contro le chiacchiere. Tutti adesso si chiedono quali saranno le nuove rotte, ma non è possibile sbilanciarsi in tal senso finché non ci sarà l’annuncio ufficiale con la messa in vendita dei biglietti. Possiamo soltanto ipotizzare che, per quanto riguarda le quattro destinazioni nazionali, i collegamenti diretti da Reggio saranno con Torino, Venezia, Bologna e Bergamo, che erano le rotte previste nel tentativo della Regione con il bando sugli oneri di servizio che poi non si è concluso positivamente. Ma al momento è solo un’ipotesi.

Per quanto riguarda i quattro voli internazionali, le indiscrezioni su Manchester e Marsiglia recepite nelle settimane scorse dai siti ufficiali degli Aeroporti non sono confermate. Oggi, infatti, negli stessi siti degli aeroporti il volo con Reggio Calabria non è più programmato. Evidentemente erano dei test, che però hanno dato esito negativo. Tuttavia Occhiuto ha sempre parlato di “Capitali” e né Manchester né Marsiglia sono Capitali. Oggi abbiamo intervistato l’amministratore Unico della Sacal Marco Franchini che, pur non sbilanciandosi sulle destinazioni, conferma che le rotte internazionali saranno verso “Capitali europee ed extra CEE”. Su 4 destinazioni, quindi, è possibile immaginare collegamenti con alcune tra le principali Capitali europee (Parigi? Madrid? Berlino? Amsterdam? Lisbona? Copenaghen? Varsavia? Vienna? Praga? Budapest?) e altri collegamenti con aeroporti che si trovano fuori dall’Unione Europea (Londra? Tirana? Marrakech, Rabat o Tangeri? Istanbul?). Lo scopriremo tra pochi giorni. Ma con Franchini abbiamo parlato di molto altro.

Com’è stato possibile raggiungere un risultato del genere?

E’ tutto merito del governatore Occhiuto. Quando mi ha voluto in SACAL due anni fa, io l’ho ringraziato e ho subito chiarito che per raggiungere gli obiettivi che mi chiedevano erano necessarie due cose: un lavoro molto duro e faticoso, e risorse importanti. Occhiuto mi ha messo a disposizione entrambe le cose. Siamo partiti da una condizione disastrosa, abbiamo raggiunto risultati importanti non solo con Ryanair. Per l’Aeroporto di Reggio Calabria è stato molto difficile far partire i progetti dell’emendamento Cannizzaro a causa dell’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione e del conseguente contenzioso con l’impresa: è stata un’attività fortemente stressante che abbiamo affrontato per tutta l’estate riuscendo a raggiungere un risultato con l’inizio dei lavori che ci consentiranno a brevissimo, entro aprile-maggio, di avere le nuove sale d’imbarco”.

Come avete fatto a superare le limitazioni che impedivano a Ryanair di volare su Reggio Calabria?

La limitazione principale era la necessità di certificare tutti i piloti sulla procedura particolare di atterraggio nell’Aeroporto di Reggio. La soluzione è arrivata da Occhiuto, che è riuscito a ridurre le limitazioni. Inoltre basando un aereo a Reggio, la compagnia ha trovato le migliori condizioni economiche per poter superare questo gap dovendo formare soltanto i piloti che voleranno sullo scalo che saranno sempre gli stessi. Reggio Calabria diventa base Ryanair perchè abbiamo trasformato la necessità in virtù”.

Tecnicamente, quali erano queste limitazioni e che tipo di lavori avete dovuto fare per superarle?

Abbiamo dovuto migliorare la pista 33 con una serie di attività per la sicurezza del volo, il controllo del traffico aereo, il miglioramento della zona della toccata, il prolungamento del sentiero di avvicinamento che è passato dai precedenti 240 agli attuali 420 metri; abbiamo ancora integrato le luci di bordo pista, e la cosa più importante abbiamo riqualificato gli aiuti visivi luminosi. Adesso, infatti, Reggio ospiterà apparati di ultima tecnologia sostituendo tutte le vecchie luci a led e a incandescenza. Verranno anche installate le luci di soglia, che sono incassate nella pavimentazione delle due testate quindi il pilota quando arriverà troverà le luci dentro la pista, non solo laterali come è stato fino ad ora. Altro intervento importante riguarda la pavimentazione dell’area di movimento: abbiamo aumentato il grip e la portanza della pista, eliminando una serie di handicap di deterioramento localizzati nel manto superficiale. La pista è l’infrastruttura più importante per l’attività aeronautica, e adesso ha tutte le attenzioni che necessitano ad alti livelli. Tutti questi interventi fatti da SACAL, insieme alle nuove procedure, ci hanno consentito di migliorare sostanzialmente la parte che vale davvero di un Aeroporto che non è tanto l’aerostazione, ma appunto tutto ciò che riguarda l’attività aeronautica in termini di sicurezza e fruibilità per i piloti e le compagnie”.

Cosa significa ridurre le limitazioni per l’Aeroporto di Reggio?

E’ importantissimo, strategico. Abbiamo iniziato a lavorarci nel novembre 2022 per individuare le mitigazioni volte a consentire la corretta esecuzione delle manovre sulla pista 33. Ho iniziato un’interlocuzione strettissima con i vertici di ENAV che mi hanno seguito e che ringrazio tantissimo per questo, rendendo disponibili gli operatori che potessero testare una nuova procedura sia con i simulatori di volo che con gli aeromobili. Parliamo di una procedura curvilinea che ha una porzione finale disallineata: la procedura è stata convalidata con le attività di Flight validation, sia in simulazione che in volo reale. Questa procedura, adesso, dovrà essere approvata dall’ENAC che potrà anche adottare ulteriori condizioni. Si tratta però in ogni caso di una delle condizioni che abbiamo garantito a Ryanair se avesse posizionato una propria base a Reggio Calabria. ENAC è il nostro ente regolatore e ringrazio i vertici che hanno dimostrato grande attenzione all’Aeroporto di Reggio Calabria per questo miglioramento operativo che gli consente di avere quella tranquillità operativa. Così Ryanair ha potuto decidere di stabilire qui una base con gli stessi piloti che saranno formati per tutti i voli di tutte le destinazioni della nuova compagnia”.

Così adesso le destinazioni da Reggio Calabria diventeranno dieci.

I voli di Ryanair andranno ad affiancarsi all’esistente, cioè alle rotte di ITA con Roma e Milano che sono molto preziose per lo scalo reggino. Con Ryanair non abbiamo ancora definito le otto rotte perchè stiamo facendo diverse simulazioni con le Capitali europee e con i collegamenti per il Nord Italia affinché i voli possano essere pieni. La base Ryanair a Reggio ha un senso anche perchè avremo destinazioni fuori dall’area Shenghen, e questo significa che dovremo implementare i controlli di sicurezza in uno scalo che finora non è mai stato operativo in questo tipo di attività. Dovremo quindi affinare una serie di attività e nuove procedure con la Polizia e gli Enti dello Stato per la gestione di questa situazione”.

Destinazioni extra Shenghen significa Regno Unito, Turchia, Albania, Marocco?

Sulle destinazioni davvero oggi non posso ancora dire nulla, ma è chiaro che se parlo di extra Shenghen significa che ci saranno voli fuori dai Paesi che aderiscono a Shenghen. Quello che posso dire è che per raggiungere questo risultato ci sono state tantissime attività che sono state tutte dettate e volute fortemente dal governatore Occhiuto. Io ho soltanto eseguito quello che lui mi ha chiesto, senza di lui non sarebbe stato possibile nulla perchè ha dato un grandissimo supporto nei contatti e nelle relazioni con il Ministero dei Trasporti che si sono rivelate essenziali per superare tutti gli ostacoli che c’erano. Io ho lavorato dal basso, Occhiuto dall’alto con i suoi rapporti più importanti e con un’azione politica virtuosa regalando alla città di Reggio Calabria un risultato straordinario”.

Ritiene che la città sia pronta per quest’eccezionale novità?

Mi auguro vivamente di sì. Spero che adesso Reggio Calabria possa sfruttare questa grande occasione per un necessario e doveroso miglioramento di quelli che sono gli aspetti generali della città. Per attirare turisti Reggio ha la necessità di moltiplicare quel chilometro di litorale che era tanto caro a D’Annunzio: serve avere ulteriori attrazioni, migliorare la parte ricettiva. Reggio ha potenzialità enormi: è una città dalla bellezza stravolgente, con lo Stretto di fronte, l’Etna oltre il mare, uno scenario da favola”.

A proposito dello Stretto: questi voli Ryanair saranno attrattivi anche per i messinesi in termini di costi e destinazioni. E’ la volta buona che sarà davvero l’Aeroporto dello Stretto?

E’ il nostro obiettivo: Occhiuto crede molto alla conurbazione di Reggio e Messina, anche nell’ottica della realizzazione del Ponte sullo Stretto ma non solo. L’Aeroporto di Reggio Calabria deve per forza di cose guardare al bacino d’utenza di Messina e della Sicilia orientale, perchè altrimenti la città e il suo hinterland da soli hanno circa 350 mila abitanti come bacino e sono troppo pochi per far funzionare bene un Aeroporto. Bisogna quindi intercettare gli utenti della provincia di Messina, e per fare questo non bastano i voli: serve l’intermodalità dei trasporti. C’è una collaborazione importante con il Sindaco di Messina che ha messo a disposizione un parcheggio gratuito per i viaggiatori messinesi che vorranno raggiungere Reggio e arrivare in Aeroporto con regolarità di servizio. In passato c’è stata l’esperienza del pontile all’Aeroporto che è stata fallimentare: adesso è utilizzato dai pescatori. Non dava la garanzia di regolarità del collegamento con qualsiasi condizione meteorologica, com’è invece necessario per i passeggeri che prenotano un volo aereo: non possono avere il dubbio di non riuscire a prenderlo perchè l’aliscafo non può attraccare. Spero che adesso il Ministro possa dotarci di mezzi moderni per garantire la regolarità di trasporto dal porto di Messina al porto di Reggio, aumentando le fasce orarie adeguate ai collegamenti dei voli di Ryanair e anche di ITA, per fare in modo che questo sia davvero l’Aeroporto dei messinesi, a pochi minuti da casa loro, comodo e conveniente”.

Invece proprio presso l’Aeroporto di Reggio quali attività vi aspettate vengano realizzate?

I lavori in corso riguardano l’ammodernamento dell’aerostazione grazie ai fondi reperiti dall’on. Cannizzaro, ma c’è molto altro da fare: noi con Ryanair abbiamo offerto alla comunità di Reggio Calabria un altro operatore per completare l’offerta già esistente con ITA, e adesso mi auguro che Ryanair sia la leva che sproni a recuperare il tempo perduto su tutto ciò che è necessario intorno allo scalo. Bisogna sistemare la viabilità, a partire dall’accessibilità: spero che ANAS cominci finalmente i lavori dello svincolo di Maldariti, perchè oggi l’Aeroporto di Reggio non ha neanche uno svincolo diretto per chi arriva dal centro della città, dalla zona Nord della Provincia o anche da Messina e già solo questo è inaccettabile. Dovremo anche modificare la viabilità intorno allo scalo: non può più essere una strada di transito urbano. Noi abbiamo offerto alla città una grande opportunità per poter rinascere nella propria economia, adesso deve essere Reggio a dare le risposte adeguate”.

Con l’arrivo di Ryanair grazie all’impegno di Occhiuto e della SACAL cade definitivamente l’alibi dei “poteri forti di Cosenza e Catanzaro” che “remano contro la città“, particolarmente diffuso nella vulgata vittimista della città. Eppure se Reggio Calabria non è stata in grado neanche di realizzare lo svincolo dell’Aeroporto non è certo colpa di SACAL o dei governatori regionali cosentini e catanzaresi, che invece hanno dimostrato con i fatti negli ultimi anni con Occhiuto e Franchini di puntare allo sviluppo di questo territorio. Da aprile, 11 anni dopo l’ultima volta (erano gli anni del modello Reggio), torneranno i voli internazionali in città e Reggio avrà l’opportunità di aprirsi al mondo: la vera domanda che i reggini devono porsi è come si presenterà? Agli amministratori comunali il compito di evitare figuracce e fare in modo che inizi un meccanismo virtuoso che porti i turisti a innamorarsi di Reggio e raccontarla per la propria bellezza attirando ulteriori visitatori.

Il lavoro duro paga, ma bisogna lavorare con impegno: così ogni problema si risolve” ci ha detto Franchini nel corso dell’intervista. A Catanzaro lo stanno facendo molto bene per Reggio. E’ giunto il momento che lo facciano anche i reggini che hanno l’onere di amministrare la città.

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