‘Ndrangheta, 334 arresti in Calabria: colonnello e onorevoli “al servizio delle cosche”, trovato pizzino con riti mitologici, affiliazioni e gerarchie [DETTAGLI]

'Ndrangheta: sequestrato pizzino con la formula di promozione degli affiliati

A nome di Gasparre-Melchiorre-Baldassarre e Carlo Magno, che con il suo cavallo bianco distrussero tutti i nemici del suo regno, con una mantella sulle spalle e a fianco uno spadino formarono il Trequartino”. Questo il testo del “pizzino”, scritto con un italiano approssimativo, sequestrato dagli inquirenti a uno dei 334 destinatari di misure cautelari nell’ambito dell’operazione “Rinascita-Scott” dei Carabinieri. Il pizzino riporta la formula di promozione degli affiliati al grado di “Trequartino”, uno dei piu’ elevati nella gerarchia ‘ndranghetista. Il grado, infatti, e’ inferiore solo a quelli di Padrino e Quartino. Gasparre, Melchiorre e baldassarre, nella mitologia mafiosa, sono i tre cavalieri che diedero vita alle tre mafie italiane, mafia, camorra e ‘ndrangheta.

‘Ndrangheta, Gratteri: “la società civile occupi gli spazi che abbiamo liberato stanotte”

Sicuramente e’ una grandissima operazione, abbiamo azzerato i vertici della NDRANGHETA nella provincia di Vibo Valentia, non solo la famiglia Mancuso ma diversi ‘locali’, oltre 13 che avevano ramificazioni in tutta Italia“. Cosi’ il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri rispondendo ai giornalisti in merito all’indagine ‘Rinascita-Scott’ che ha portato oggi all’arresto di 334 persone tra l’Italia ed altri Paesi europei, ritenute vicine alla cosca ‘Mancuso’ di Limbadi (VV). “Dipendera’ molto da noi – ha aggiunto il procuratore – penso che la procura distrettuale di Catanzaro, i carabinieri, hanno fatto la loro parte. Ora sta alla societa’ civile, alla stampa, agli storici, gli educatori, raccontare alle persone cosa e’ la ‘ndrangheta oggi, ma soprattutto – ha concluso Gratteri – spiegare che devono avere piu’ coraggio, occupare gli spazi che stanotte abbiamo liberato“.

‘Ndrangheta, Gratteri: “impressione la permeabilità in PA”

Mi ha impressionato il livello di permeabilita’ che la ‘Ndrangheta ha avuto nella pubblica amministrazione e negli apparati dello Stato. Abbiamo arrestato anche un colonnello dei carabinieri che informava l’avvocato Giancarlo Pittelli, un cancelliere del Tribunale di Vibo Valentia che era a servizio della cosca Mancuso“. Cosi’ il procuratore capo della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri ha commentato l’esito dell’indagine ‘Rinascita-Scott’ che ha portato oggi all’arresto di 334 persone, tra l’Italia ed altri Paesi europei, ritenute vicine alla cosca ‘Mancuso’ di Limbadi (VV). “E’ impressionante la disinvoltura e il potere della cosca Mancuso – ha aggiunto Gratteri – abbiamo arrestato sindaci e persone che potevano aggiustare i processi al Tar“. L’ordinanza complessiva dell’operazione di oggi e’ di 13.500 pagine, “i capi d’imputazione occupano 250 pagine – ha specificato il procuratore – penso che ci vorranno 3 giorni per leggerle“.

‘Ndrangheta, Cicala: “una notizia decisiva”

Una notizia decisiva, frutto di anni di indagini, che mette in luce una realta’ malavitosa con ramificazioni tra il Nord Italia e l’estero“: lo ha detto il Presidente nazionale del “Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalita’ organizzata e la promozione della legalita'”, Carmine Cicala, che e’ anche presidente del consiglio regionale della Basilicata, riferendosi alla maxi operazione contro la ‘Ndrangheta. Cicala ha sottolineato l’importanza dell’opera delle forze dell’ordine “che hanno permesso di raggiungere un risultato cosi’ importante grazie al loro impegno al servizio dello Stato e dei cittadini. In questa direzione il Coordinamento delle Commissioni e Osservatori sul contrasto della criminalita’ organizzata e la promozione della legalita’, mantiene alta l’attenzione portando avanti progetti importanti con tutti i Consigli regionali d’Italia, uno di questi e’ legato alla gestione dei beni confiscati alla mafia. In tal senso – ha concluso Cicala, in una nota – il mio impegno e’ assicurare in tutto il territorio un lavoro puntuale di studio e monitoraggio del problema, incoraggiando le tre regioni che ancora non lo posseggono, a istituire una Commissione o un Osservatorio”.

‘Ndrangheta, Variati: ” è un segno inequivocabile quello che lo Stato ha dato oggi”

“Oltre 300 arresti, più di 400 indagati, sequestro di beni per diversi milioni di euro: è un colpo durissimo quello inferto alla ‘Ndrangheta stamani. Non solo in Calabria ma anche in molte altre regioni in cui l’organizzazione criminale si era infiltrata: Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Puglia, Campania e Basilicata. Il maxi blitz ha visto la partecipazione di 2500 Carabinieri, coordinati dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, con supporto aereo e di reparti mobili. È un segno inequivocabile quello che lo Stato ha dato oggi, mostrando la propria forza e la piena determinazione nel combattere ed estirpare l’illegalità e la violenza. Frutto di un lavoro paziente, silenzioso, fatto lontano dai riflettori, di cui siamo grati a tutti i protagonisti di questa operazione. Congratulazioni all’Arma dei Carabinieri, oggi è una bella giornata per il Paese”.  Lo afferma in una nota il Sottosegretario di Stato all’Interno Achille Variati.

‘Ndrangheta, On. Wanda Ferro (FDI) su operazione “Rinascita-Scott”

Il segretario della Commissione parlamentare antimafia Wanda Ferro (FDI) ha rivolto il proprio plauso al procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e ai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, nonché ai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia, per il successo dell’operazione “Rinascita-Scott”, straordinaria sia sotto il profilo investigativo che dal punto di vista operativo, che ha consentito di liberare il territorio Vibonese dall’oppressione criminale violenta e pervasiva della cosca Mancuso di Limbadi. “Come Fratelli d’Italia  – dice l’on. Wanda Ferro – non possiamo non cogliere le riflessioni del procuratore Gratteri, il quale in conferenza stampa ha richiamato alle proprie responsabilità il potere politico e legislativo, che ad oggi non ha fornito ai magistrati strumenti normativi proporzionati alla realtà criminale, e che con il blocco delle assunzioni ha determinato carenze di organico nelle forze dell’ordine – 20 mila carabinieri in meno, 20 mila poliziotti in meno, 8 mila finanzieri in meno –  tali da non consentire una più efficace attività di contrasto al fenomeno mafioso. Il ‘progetto’ avviato dal procuratore Gratteri, che ha avuto da subito la fiducia e il sostegno dei vertici delle Forze dell’Ordine che hanno messo a disposizione della Dda le migliori intelligenze investigative, e che può far conto sull’entusiasmo di giovani magistrati che scelgono finalmente di essere destinati in Calabria, deve avere il pieno sostegno dello Stato. I fatti stanno dimostrando l’ottimo lavoro svolto da magistrati e forze dell’ordine, che con capacità e abnegazione stanno scrivendo una nuova storia della ‘ndrangheta, lontana da narrazioni di comodo, e che soprattutto stanno restituendo ai cittadini calabresi la fiducia nello Stato”.

‘ndrangheta, Klaus Davi: “operazione Gratteri infonde speranza”

L’operazione di Nicola Gratteri  e dell’Arma dei Carabinieri  infonde molta speranza nei Calabresi e in tutti gli Italiani. Quindi rivolgo a loro, a nome anche di Carlo Tansi e di Giuseppe Silvaggio consiglieri di minoranza del comune di San Luca   un sentito grazie per quanto è stato fatto. Sposiamo in pieno questa filosofia e questo modo di operare che infonde speranza e entusiasmo nella popolazione. Alla Calabria non serve il basso profilo, non serve solo il rispetto formale della burocrazia.La giustizia non può essere solo formale . Servono energia e speranza. Molti degli arrestati sono stati oggetto di nostre inchieste : Nicola Bonavota, Orazio De Stefano, Luigi Mancuso, Salvatore Bonavota, Francesco Cirianni solo per citarne alcuni inseguiti fin sotto casa, i Franze, i Lobuono e tanti altri . Evidentemente  avevamo colto nel segno.

Legambiente esprime apprezzamento per l’operazione anti ‘ndrangheta della Procura di Catanzaro

“La maxi operazione anti ‘ndrangheta condotta dalla Procura antimafia di Catanzaro, diretta dal Dott. Nicola Gratteri che ha appena portato all’arresto di 334 persone, ha posto in luce, ancora una volta, la pesantissima cappa di illegalità che ricopre la Calabria come una nuvola scura”. Lo afferma in una nota Legambiente.

“L’inchiesta, denominata “Rinascita-Scott”, ha coinvolto un totale di ben 416 persone tra boss della ‘ndrangheta e loro affiliati, imprenditori, professionisti e politici. Contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare, i militari dell’Arma hanno notificato anche un provvedimento di sequestro di beni per un valore di circa 15 milioni di euro. Un giro d’affari enorme. Il quadro che sembra emergere dall’inchiesta della Procura di Catanzaro, per l’entità, profondità e pervasività dei fenomeni criminali che pone in luce, risulta davvero inquietante: molte le regioni d’Italia dove sono avvenuti gli arresti. Alcuni indagati sono stati localizzati e arrestati, invece, in Germania, Svizzera e Bulgaria. In modo particolare, si legge, è stata accertata “l’ormai consolidata capacità di infiltrazione nell’imprenditoria, operata con meccanismi sempre più sofisticati, grazie al contributo di professionisti collusi e dimostrata dalle numerose fittizie intestazioni documentate dalle indagini e da svariate operazioni di riciclaggio svolte nella provincia vibonese” e “l’usura svolta in modo massivo nei confronti di commercianti ed imprenditori in difficoltà”. 

“La corruzione si rivela essere, appunto, lo strumento più efficace per violare le norme e guadagnare in maniera illegale a scapito dell’intera collettività e degli imprenditori onesti soffocati dal malaffare, anche grazie alla connivenza di una parte della politica locale e regionale. Legambiente Calabria, anche attraverso il rapporto annuale nazionale “Ecomafia”, denuncia da sempre, con forza, con particolare riferimento agli illeciti ambientali, la fittissima rete di illegalità diffusa e le relazioni criminali esistenti tra una parte dell’imprenditoria ed una parte della politica con la criminalità organizzata. Per come emerge dal rapporto Ecomafia 2019, nelle quattro regioni considerate a tradizionale insediamento mafioso (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia), la Calabria ricopre il poco onorevole secondo posto con ben 3.240 illeciti in materia ambientale”.

“Legambiente Calabria esprime il proprio forte apprezzamento per un’operazione storica contro la mafia che, per la sua portata ed entità, ha reciso, almeno in parte, quei vincoli perversi che soffocano la società calabrese impedendo alle persone oneste, siano esse imprenditori, professionisti o semplici cittadini di condurre nella propria terra un’esistenza più libera e dignitosa. È arrivato il momento di invertire la rotta prima che sia troppo tardi e come ha detto il Procuratore Gratteri i giovani devono trovare il coraggio di occupare gli spazi che sono stati liberati dagli arresti, è il tempo del coraggio. Un tempo nel quale i cittadini calabresi onesti devono tornare protagonisti della vita democratica e ribellarsi ai criminali che rubano il loro futuro”.

Di seguito tutti i nomi delle persone coinvolte:

In carcere

  1. Abrogio Accorinti
  2. Angelo Accorinti
  3. Giuseppe Antonio Accorinti
  4. Pietro Accorinti
  5. Rosario Domenico Aiello
  6. Serafino Alessandria
  7. Francesco Amabile
  8. Francesco Angelieri
  9. Mario Artusa
  10. Maurizio Umberto Artusa
  11. Michele Manuele Baldo
  12. Bruno Barba
  13. Francesco Barba
  14. Nicola Barba
  15. Giuseppe Antonio Raffaele Barba
  16. Vincenzo Barba
  17. Antonino Barbieri
  18. Francesco Barbieri, classe 65
  19. Francesco Barbieri, classe 88
  20. Giuseppe Barbieri, classe 92
  21. Giuseppe Barbieri, classe 73
  22. Michelangelo Barbieri
  23. Onofrio Barbieri
  24. Antonio Barone
  25. Michele Paolo Antonio Basile
  26. Michele Battaglia
  27. Luca Belsito, classe 49
  28. Luca Belsito, classe 90
  29. Rocco Belsito
  30. Lucio Belvedere
  31. Attilio Bianco
  32. Francesco Bognanni
  33. Domenico Bonavota
  34. Michele Bonavota
  35. Nicola Bovanota
  36. Pasquale Bonavota
  37. Salvatore Bonavota
  38. Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo
  39. Domenico Camillò, classe 41
  40. Camillò Domenico, classe 94
  41. Giuseppe Camillò
  42. Michele Camillò
  43. Francesco Cannatà
  44. Antonio Gaetano Cannatà
  45. Domenico Cristian Capomolla
  46. Filippina Carà
  47. Paolo Carchedi
  48. Enrico Caria
  49. Francesco Carnovale
  50. Filippo Catania
  51. Gianluigi Cavallaro
  52. Fortunato Ceraso
  53. Carmelo Chiarella
  54. Domenico Cichello
  55. Giacomo Cichello
  56. Rocco Cichello
  57. Luca Ciconte
  58. Francesco Collotta
  59. Salvatore Contartese
  60. Domenico Cracolici
  61. Francesco Cracolici
  62. Chiarina Cristelli
  63. Antonio Crudo
  64. Domenico Crudo
  65. Domenico Cugliari, classe 59
  66. Domenico Cugliari, classe 82
  67. Giuseppe Cugliari
  68. Raffaele Cugliari
  69. Emiliano Antonio Nazzareno Curello
  70. Saverio Curello
  71. Salvatore Carmelo D’Andrea
  72. Claudio Giovanni D’Andrea
  73. Giuseppe D’Andrea
  74. Antonio Pasquale D’Andrea
  75. Paola De Caria
  76. Paolo De Domenico
  77. Onofrio D’Urzo
  78. Mario De Rito
  79. Orazio De Stefano
  80. Massimilianto De Vita
  81. Cincia De Vita
  82. Antonino Delfino
  83. Rocco Delfino
  84. Filippo Di Miceli
  85. Michele Dominello0
  86. Domenico Febbraro
  87. Luigi Federici
  88. Giueppe Feroleto
  89. Gianfranco Ferrante
  90. Marco Ferraro
  91. Michele Fiorillo
  92. Maurizio Fiumara
  93. Francesco Fortuna, classe 96
  94. Salvatore Francesco Fortuna
  95. Giuseppe Fortuna, classe 77
  96. Giuseppe Fortuna, classe 63
  97. Giovanni Franzè
  98. Nazzareno Franzè
  99. Domenico Franzone, detto Chianozzo
  100. Antonio Fuoco
  101. Salvatore Furlano
  102. Filippo Fuscà
  103. Nicola Fusca
  104. Michele Galati
  105. Cristiano Gallone
  106. Francesco Gallone
  107. Pasquale Gallonhe
  108. Sandro Ganino
  109. Maurizio Pantaleo Garisto
  110. Luigi Garofalo
  111. Francesco Gasparro
  112. Gregorio Gasparro
  113. Emilio Gentile
  114. Sergio Gentile
  115. Giovanni Giamborino
  116. Gabriele Giardino
  117. Girolamo Giardino
  118. Gregorio Gioffrè
  119. Leonardo Greco
  120. Filippo Grillo
  121. Alessandro Iannarelli
  122. Antonio Iannello
  123. Francesco Iannello
  124. Antonio Ierullo
  125. Davide Inzillo
  126. Roberto Ionadi
  127. Luciano Ira Ira
  128. Francesco Isolabella
  129. Francesco La Bella
  130. Emanuele La Malfa
  131. Antonio La Rosa
  132. Francesco La Rosa
  133. Saverio Lacquaniti
  134. Andrea Lagrotteria
  135. Nazzareno Daniele Lagrotteria
  136. Giovanni Lenza
  137. Antonino Lo Bianco
  138. Antonio Lo Bianco
  139. Carmelo Lo Bianco
  140. Domenico Lo Bianco
  141. Giuseppe Lo Bianco
  142. Leoluca Lo Bianco
  143. Michele Lo Bianco, classe 99
  144. Michele Lo Bianco, classe 75
  145. Michele Lo Bianco, classe 67
  146. Michele Lo Bianco, classe 48
  147. Nicola Lo Bianco
  148. Orazio Lo Bianco
  149. Paolino Lo Bianco
  150. Salvatore Lo Bianco
  151. Elisabetta Lo Iacono
  152. Vincenzo Lo Gatto
  153. Mario Lo Riggio
  154. Antonio Lopez y Royo
  155. Giuseppe Lopreiato
  156. Rosetta Lopreiato
  157. Gaetano Lo Schiavo
  158. Antonio Macrì
  159. Domenico Macrì
  160. Luciano Macrì
  161. Michele Pio Maximiliano Macrì
  162. Michele Manco
  163. Giuseppe Mancuso
  164. Luigi Mancuso
  165. Giuseppe Mangone
  166. Vincenzo Mantella
  167. Pantaleone Nicolino Mazzeo
  168. Salvatore Francesco Mazzotta
  169. Giuseppe Mercatante
  170. Giuseppe Moisè
  171. Gaetano Molino
  172. Salvatore Morelli
  173. Salvatore Morgese
  174. Antonio Moscato
  175. Domenico bruno Moscato
  176. Nicola Murmora
  177. Giorgio Naselli, ex comandante del reparto operativo dei carabinieri di Catanzaro, adesso comandante provinciale a Teramo
  178. Valerio Navarra
  179. Gregorio Niglia
  180. Domenico Paglianiti
  181. Emiliano Palamara
  182. Giuseppe Palmisano
  183. Loris Palmisano
  184. Costantino Panetta
  185. Agostino Papaianni
  186. Giuseppe Pardea
  187. Francesco Antonio Pardea
  188. Rosario Pardea
  189. Francesco Parrotta
  190. Alessio Patania
  191. Antonio Patania
  192. Michelino Francesoc Patania
  193. Salvatore Patania
  194. Francesco Paternò
  195. Paolo Petrolo
  196. Giancarlo Pittelli
  197. Lorenzo Polimeno
  198. Salvatore Domenico Polito
  199. Fortunato Pontoriero
  200. Domenico Preiti
  201. Alex Prestanicola
  202. Andrea Prestanicola
  203. Antonio Prestia
  204. Domenico Prestia
  205. Antonio profeta
  206. Michele Carchedi Pugliese
  207. Francesco Pugliese
  208. Michael Joseph Pugliese
  209. Antonino Nazzareno Pugliese
  210. Rosario Pugliese
  211. Daniele Pulitano
  212. Vincenzo Punturiero
  213. Saverio Razionale
  214. Agostino Redi
  215. Vincenzo Renda
  216. Giovanni Rizzo, classe 72
  217. Giovanni Rizzo, classe 82
  218. Giuseppe Rizzo
  219. Salvatore Rizzo
  220. Francesco Romano
  221. Giuseppe Romano
  222. Paolo Romano
  223. Antonio Rosario Romano
  224. Antonio Ruggiero
  225. Saverio Sacchinelli
  226. Michelino Scordamaglia
  227. Giuseppe Scriva
  228. Antonio Scrugli
  229. Alessandro Sicari Giovanni Sicari
  230. Graziella Silipigni
  231. Domenico Simonetti
  232. Caterina Soriano
  233. Giuseppe Soriano
  234. Leone Soriano
  235. Vincenzo Spasari
  236. Marco Spartani
  237. Francesco Stilo
  238. Giuseppe Suriano
  239. Francesco Tarzia
  240. Vincenzo Tassone
  241. Pasquale Tavella
  242. Rocco Tavella
  243. Domenico Tomaino
  244. Giuseppe Alessandro Tomaino
  245. Antonio Giuseppe Tomeo
  246. Danilo Josè Tripodi
  247. Salvatore Tulosai
  248. Antonio Vacatello
  249. Salvatore Valanzise
  250. Paolo Vanacore
  251. Francesco Vardè
  252. Giovanni Vecchio
  253. Antonio Ventura
  254. Luigi Leonardo Vitrò
  255. Francesco Bonazzo
  256. Luigi Francesco Zuliani

Agli arresti domiciliari

  1. Domenico Anello di Curinga,
  2. Vittoria Artusa, detta Mirella, di Vibo,
  3. Francesco Bonavena di Pannaconi,
  4. Giulio Calabretta,
  5. Giuseppe Calabretta,
  6. Francesco Cirianni,
  7. Maria Teresa Cugliari,
  8. Giuseppe Cuomo,
  9. Vincenzo De Filippis di Vibo Valentia (ex assessore comunale di Vibo),
  10. Salvatore Delfino,
  11. Fabio De Gaetano,
  12. Nicola De Gaetano,
  13. Giuseppina De Luca,
  14. Daniela De Marco,
  15. Taneva Dimitrova,
  16. Matteo Famà,
  17. Rosa Figliano,
  18. Luigi Fortuna (cl. ’66),
  19. Antonio Fuoco,
  20. Ornella Galeano,
  21. Benedetta Giamborino di Piscopio,
  22. Rosa Giamborino di Piscopio,
  23. Pietro Giamborino di Piscopio,
  24. Salvatore Giamborino di Piscopio,
  25. Emanuela Gradia,
  26. Luigi Incarnato,
  27. Carmelita Isolabella,
  28. Giuseppe La Piana,
  29. Antonio La Tassa,
  30. Nazzareno La Tassa,
  31. Mirko Lagrotteria,
  32. Maria Carmelina Lo Bianco,
  33. l’attuale consigliere comunale di Vibo Valentia Alfredo Lo Bianco,
  34. Orazio Lo Bianco di Vibo,
  35. Salvatore Malara,
  36. Giuseppe Mandaradoni,
  37. Salvatore Mandaradoni,
  38. Vincenzo Mazzitelli,
  39. Francesca Mazzotta,
  40. Mariangela Mazzotta,
  41. Vincenzo Menniti,
  42. Vincenzo Millitari,
  43. Francesco Murmora,
  44. Antonella Naso,
  45. Domenico Ubaldo Naso,
  46. Gregorio Naso,
  47. Maria Teresa Naso,
  48. Francesco Naso,
  49. Filippo Nesci, comandante della Polizia Municipale di Vibo Valentia,
  50. Francesco Giuseppe Niglia di Briatico,
  51. Caterina Pettinato,
  52. Filippo Polistena di Vibo Valentia,
  53. Giovanna Profiti,
  54. Vincenzo Pugliese Carchedi di Vibo,
  55. Diana Pugliese,
  56. Tommaso Pugliese,
  57. Paola Rella,
  58. Angelo Restuccia,
  59. Pasqualina Rito,
  60. Francesco Ruffa,
  61. Giuseppe Salamò,
  62. Giuseppe Serratore,
  63. Rosa Serratore,
  64. Gaetano Staropoli,
  65. Michele Staropoli,
  66. Cristian Surace,
  67. Ilenia Tripolino,
  68. Francesco Valenti,
  69. Orsola Ventrice,
  70. Cristian Vallone,
  71. Olga Vallone,
  72. Concetta Vozza,
  73. Daniel Zinnà

Divieto di dimora

  1. Nicola Adamo,
  2. Giuseppe Capizzi
  3. Pino Cuomo,
  4. Maria Olga Montemagno
  5. Filippo Valia