Incarnato ai parlamentari M5S: “Servizio idrico pubblico ma efficiente”
L’autorità di regolazione nazionale, Arera, (ex Aeegsii) e, di recente, il ministero dell’Ambiente, hanno più volte richiamato la Regione, che ha la responsabilità di costruire gli strumenti normativi, all’adeguamento del sistema alle normative vigenti. “I Comuni – così stabilisce la legge nazionale ha spiegato Incarnato agli amministratori- devono esercitare i poteri attraverso gli Enti d’ambito, nel 2010 è stato costituito l’Ato unico Calabria e ora si sta procedendo alla costituzione dell’Ente d’ambito, cioè l’Autorità Idrica Calabria, da quel momento i sindaci calabresi sono in grado di esercitare le proprie prerogative.” Rispetto alle osservazioni dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, il commissario Incarnato ha detto “Sono disposto a incontrare i parlamentari, anche domani mattina, metto a disposizione atti e qualsiasi altra documentazione in possesso della Sorical, al fine di fare chiarezza su tutto, compreso la barzelletta delle tariffe illegittime.” “La rappresentanza, attraverso i sindaci eletti – ha spiegato Incarnato – è ampiamente rappresentativa, perché è immaginabile pensare di gestire un organismo composto da 405 sindaci. La Regione, guidata da Mario Oliverio, sta colmando un’inerzia di anni”. “La Calabria, come tutte le Regioni d’Italia – ha puntualizzato Incarnato agli amministratori presenti – ha bisogno di un soggetto che gestisca il servizio idrico, dalle fonti di approvvigionamento fino alla depurazione con efficienza ed efficacia, utilizzando le più moderne tecnologie per ridurre allacci abusivi e perdite di rete. Questo soggetto deve essere pubblico e partecipato dalla Regione, proprietaria degli acquedotti, e dai Comuni, proprietari delle rete di distribuzione. Chi pensa di continuare a mantenere separate le gestioni, come è stato fatto fino ad oggi, è fuori strada. L’attuale impostazione, dopo 25 anni, ha dimostrato di essere inefficiente e inefficace.”