
Tanto criticata, tanto difesa, la città dello Stretto si sforza e ci prova: cerca di offrire quell’attrattiva di cui la gente ha bisogno, cerca di fare il possibile per divertire e vivere, soprattutto di notte. Punta sui giovani ma anche sui meno giovani, prova a creare un’atmosfera rilassata e a quanto pare ci riesce. Ogni sera il lungomare Falcomatà è gremito di persone: ragazzi, adulti, famiglie, comitive si danno appuntamento nei vari lidi o nelle varie gelaterie, all’Arena o alla stazione Lido, in via Giudecca o sul Corso Garibaldi per andare a vivere la notte, in nome della musica e del divertimento.
Reggio ci prova e a quanto pare ci riesce, ed è sotto gli occhi di tutti la sua vittoria, dal sapore sempre agrodolce, per via dei tanti che in ogni caso avranno qualcosa da lamentare: troppa confusione, brutta organizzazione, troppo rumore, prezzi esagerati e via dicendo. Ma se si passeggia per strada dalle 22 in poi, non c’è modo di non venire travolti. Malgrado tutto si prosegue, si accenna un passo di danza a quella canzone nell’aria, si sorride e magari ci si ferma a contemplare la notte, impregnata d’estate.
