
In caso la proposta dovesse essere recepita dal Parlamento, la cartina geografica italiana andrebbe ad essere ridisegnata. In Calabria rischierebbero di essere depennati o accorpati 323 enti su 409, il 79% del totale.
Peraltro, le regioni che non provvederanno a quanto sancito dalla proposta di legge perderanno fino alla metà dei contributi statali. Gli amministratori locali invocano l’incostituzionalità del provvedimento che, a detta loro, richiederebbe un referendum in cui tutti i cittadini si possano esprimere.