
La pièce, per piccoli e grandi spettatori, racconta di un ragazzo adottato dal re di Baghdad e cresciuto a Palazzo insieme al fratellastro maggiore Isac. Un ragazzo con un destino segnato dal proprio nome, Sinbad da sind-bad: viaggiatore del Sind, regione del Pakistan; un nome che porta con sé, appunto, un destino: quello di non accontentarsi mai. E, infatti, Sinbad, spinto dalla voglia di viaggiare per tutti i mari conosciuti dall’uomo, alla scoperta dei confini del mondo, scappa di notte con la sua ciurma, rubando la nave di famiglia. Lui non è fatto per seguire le regole del palazzo reale, che Isac, suo fratello, gli ripete ad ogni occasione. L’anelito di libertà e di conoscenza è più forte di tutto, Sinbad vuole scrivere da solo la sua storia, vuole sfidare il suo destino e così va incontro all’ignoto, alle tempeste, ai mostri, al suo destino… E il destino si presta volentieri a giocare con lui. Una storia avvincente e una scenografia da sogno, dunque, per quest’ultimo appuntamento, dedicato ai bambini e alle famiglie, della Stagione teatrale 2014-2015 organizzata dalla Compagnia Dracma nell’ambito del progetto di Residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del Bello perduto”. Una rassegna molto apprezzata dal pubblico ed espressamente voluta dal direttore artistico Andrea Naso per educare i più piccoli ai valori della cultura e dell’arte.