
Il manager della società di trasporti dell’area metropolitana ha inteso impostare in questi mesi un rapporto diretto e immediato con la base aziendale, che sta apprezzando questo approccio del tutto inedito: «Sto facendo il possibile per avere contezza di ogni problema, anche degli aspetti più piccoli e solo apparentemente secondari dell’attività aziendale: dalle strutture di servizio al parco macchine fino alle problematiche del personale». Secondo il Professore, «guidare l’Atam significa avere la capacità di passare più tempo “per strada” o sui bus che dietro la scrivania».
Gatto coglie l’occasione per una riflessione più ampia sulle prospettive del nuovo anno: «Sono moderatamente ottimista. Stiamo lavorando con il massimo impegno per evitare il rischio del default. L’Atam non può e non deve fallire. Sentiamo di avere dalla nostra parte le istituzioni, dalla Regione Calabria alla Commissione straordinaria del Comune di Reggio, che stanno facendo tutto ciò che è nelle loro possibilità. L’opera di razionalizzazione dei costi e dei processi produttivi dovrebbe condurci, nell’arco di qualche mese, a elevare gli standard di economicità ed efficienza dell’azienda. Per questo – conclude Antonino Gatto – nutro la viva speranza che il 2014 sia l’anno della rinascita dell’Atam, grazie al contributo di ciascuno di noi per il perseguimento dell’unico fine che deve ispirare le nostre azioni: il Bene comune».