
Il comunicato diffuso in rete è molto duro: “Quello che presentiamo oggi è il primo di una serie di documenti trafugati sui politici regionali italiani. Poiché non siamo affatto soddisfatti delle politiche di molti governi, specialmente quando arrivano a proteggere mafia, corruzioni e bancarotte finanziarie, abbiamo infettato la maggior parte dei personal computer degli amministratori regionali, soprattutto presidenti di Calabria, Lombardia, Toscana, Sicilia, Campania e Puglia”. Il primo leak, quello diffuso stamattina, sarebbe quello con i documenti sensibili di Giuseppe Scopelliti: “la stessa cosa – promette il gruppo di Anonymous – verrà fatta con gli altri presidenti con una serie di leak seguenti”.
Osservando i documenti rubati al governatore, però, non emerge nulla che possa avere una rilevanza particolare: si tratta di file istituzionali che testimoniano il regolare svolgimento dell’attività di amministrazione e governo del Presidente della Regione, in modo assolutamente trasparente. Presenti anche alcune email prettamente politiche, dossier di Repubblica e del Corriere della Sera, articoli di stampa sulla situazione del centro/destra italiano.
Uno dei dati più rilevanti è una lettera dell’Unodc (l’ufficio delle Nazioni unite che si occupa di contrastare la droga e il crimine) che elogia Scopelliti per la sua decisione di destinare 900mila euro a un progetto di assistenza tecnica che ha lo scopo di rafforzare la cooperazione internazionale nell’ambito dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Insomma, per Anonymous è stato solo l’ennesimo flop…
