
La società “Romani” si era rivolta all’autorità giudiziaria poiché vantava un credito pari alla somma in questione dalla municipalizzata “Catanzaro Servizi”, che a sua volta attendeva la stessa cifra dalla Regione Calabria, ottenendo ragione dal tribunale. Ma il pagamento da parte della Regione alla società è adesso bloccato in virtu’ del provvedimento di sequestro. Sale dunque a dodici il numero delle persone indagate, tra le quali figurano i presidenti di Confindustia Calabria e Catanzaro, Giuseppe Speziali e Giuseppe Gatto – che si sono autosospesi dalle rispettive cariche dopo aver ricevuto un’informazione di garanzia -, coinvolti in qualità di imprenditori soci della “Parco Commerciale Romani”, ed anche Paolo Abramo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro. Tentata truffa e tentata percezione di fondi pubblici i reati contestati nell’ambito dell’indagine. L’attenzione degli inquirenti è concentrata sul Parco commerciale e sulla possibile realizzazione al suo interno dell’Ente fiera comunale che sarebbe stata decisa con un tavolo di concertazione variando l’iniziale decisione dell’amministrazione di ubicarlo in un’altra area appositamente individuata a Germaneto. Il comune, attraverso la municipalizzata “Catanzaro servizi”, in seguito a quella scelta, ha acquistato una parte del Parco.