Sicilia, Musumeci: “non mi dimetto, ma pronto a passo indietro. Io Presidente scomodo”

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Il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci precisa: “non lascio, io ho un impegno con il popolo siciliano. Ho detto alla mia leader Giorgia Meloni che se il mio nome risultasse divisivo sarò pronto a fare un passo di lato”

Nello Musumeci chiarisce. Nessuna dimissione, nessun grande passo avanti, ma un “passo di lato”. Il riferimento è alla ricandidatura alla Presidenza della Regione Sicilia, alle polemiche degli ultimi mesi e alle sue parole di qualche giorno fa in merito alla possibilità che possa “togliere il disturbo”“Sono un Presidente scomodo in una terra che finge di volere cambiare”, ha esordito, precisando che “non lascio, io ho un impegno con il popolo siciliano, che ho assunto quando mi ha eletto, e fino all’ultimo giorno servirò la mia regione e il popolo siciliano nei loro legittimi interessi rimanendo con la schiena dritta e con la stessa integrità morale e lo stesso entusiasmo del primo giorno”.

E poi ha ribadito: “ho detto alla mia leader Giorgia Meloni – che ringrazio per la tenacia, la perseveranza e la passione con cui ha difeso il diritto alla mia ricandidatura – che se il mio nome risultasse divisivo sarò pronto a fare un passo di lato. Se tutto questo può servire all’individuazione di un candidato unitario. Ho detto che sono pronto a togliere il disturbo, ma la mia non è una resa, io non mi sono mai arreso, tranne quando il Padre Eterno ha voluto con se mio figlio. Io sono un Presidente scomodo ma credo nella coalizione del centrodestra, ritengo che l’unità del centrodestra sia un valore da tutelare e salvaguardare. Se il mio nome per la ricandidatura è divisivo sono pronto a fare un passo indietro”. E commenta anche i fischi ricevuti qualche sera fa a Taormina in occasione di una premiazione al Teatro Greco, con la presenza del duo comico palermitano Ficarra e Picone: “ma davvero? I fischi non c’entrano con la mia decisione”, ha precisato spiegando che questa scelta non dipende e non è successiva a quei fischi. “I comici fanno i comici e lo fanno per professione, sono pagati per farlo. Peraltro hanno fatto il nostro gioco”.

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