Sciopero generale dei lavoratori, nelle maggiori città proteste contro il Governo Draghi: in piazza anche studenti e No Green Pass [FOTO]

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StrettoWeb

Con la protesta di oggi le organizzazioni sindacali chiedono la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione

Sciopero generale oggi indetto da Cobas, Usb e tutto il sindacalismo di base (Cub, Unicobas, Sgb, Orsa). In tutte le maggiori città italiane sono in corso in queste ore cortei, sit-in e vari flashmob. Anche Alitalia ha cancellato oggi 127 voli complessivi, si legge sul sito internet della compagnia. Per domani è prevista la cancellazione di altri 11 voli (tra cui AZ1156 Reggio Calabria-Roma). Nella Capitale al momento sono chiuse la linea C della metropolitana e la ferrovia Termini-Centocelle; servizio ridotto invece sulle metro A, B e B1. , mentre a Genova gli organizzatori hanno chiarito in questi giorni che non si tratta di una manifestazione contro il green pass, strumento comunque ampiamente criticato da tutti i sindacati di base giudicato inutile dal punto di vista sanitario e discriminatorio. A sfilare in corteo anche uno spezzone dei centri sociali con in testa i militanti del centro sociale Terra di nessuno recentemente sgomberato. Una parte dei manifestanti, maggiormente legata alle tematiche dei no green pass e guidate dai Cub, ha scelto di dividersi dal corteo principale e sta sfilando sotto la principale arteria genovese, la Sopraelevata, dove invece si trovano gli altri manifestanti.

I no green pass genovesi ieri in un comunicato hanno preso le distanze dalle violenze di Roma precisando che si è trattato di “un piccolo gruppo organizzato che è riuscito a sfruttare la forza della massa di decine di migliaia di cittadini democratici per portare avanti la propria agenda” e chiarendo che “il movimento contro il Green Pass a Genova è impermeabile a queste infiltrazioni”. A questa parte del corteo si sono uniti anche rappresentanti di Italexit di Paragone e giovani cittadini facenti parte del gruppo ‘Studenti Contro il Green Pass’. Il corteo, partito dal Terminal Traghetti con in testa i lavoratori portuali hanno percorso la Sopraelevata e sono arrivati sotto la sede di Confindustria. Disagi al traffico si sono verificati per il blocco del varco portuale Etiopia da parte del collettivo autonomo dei lavoratori portuali. Il blocco, iniziato all’alba, ha causato lunghe code in particolare nel ponente cittadino. I lavoratori hanno infatti interrotto il traffico in via Lungomare Canepa, trascinando alcuni bancali di legno in mezzo alla strada, per poi dargli fuoco.

TORINO – Un centinaio di studenti vicini ai centri sociali si sono dati appuntamento questa mattina in piazza Albarello, a Torino, per raggiungere in corteo la stazione di Porta Nuova nell’ambito della mobilitazione generale per lo sciopero dei trasporti. “Contro governo scuola-azienda e sfruttamento sciopero generale scuola in lotta”, si legge nello striscione che apre la manifestazione. Il corteo si unirà ai lavoratori in agitazione e ai ‘No Green Pass’, che hanno annunciato la loro presenza. Su via Roma e in piazza Carlo Felice è presente un ingente spiegamento di forze dell’ordine. Da porta Nuova il corteo si snoderà per le vie del centro. Inoltre, un gruppo di circa cento studenti legati all’area antagonista della città ha dato fuoco a una gigantografia cartonata del primo ministro Mario Draghi davanti alla sede del Miur. Data alle fiamme anche una bandiera europea. Palloncini di vernice rossa e uova sono stati lanciati anche contro la sede del Comune di Torino da alcuni manifestanti. Numerosi i fumogeni accesi, coi presenti che hanno intonato cori contro l’Esecutivo e l’amministrazione cittadina. Poco prima, altri palloncini di vernice sono stati lanciati contro la sede di Iren, in via Confienza.

MILANO – Lo sciopero generale indetto dalla Cub e da altre sigle sindacali ha avuto il suo apice a Milano in una manifestazione davanti alla sede di Assolombarda. Dalle 10 circa duemila manifestanti si sono trovati davanti agli uffici in via Pantano per poi muoversi in corteo verso largo Augusto, in pieno centro città. Altri presidi di protesta si registrano in via Carducci, dove Adl Cobas ha dato vita a un flash mob davanti alla sede di Enel “contro il carovita gli aumenti delle utenze i licenziamenti e la decarbonizzazione delle centrali termiche”, e in piazza Lombardia, sotto il palazzo della Regione, dove stanno manifestando una cinquantina di dipendenti di Air Italy.

FIRENZE – Anche a Firenze hanno preso il via le manifestazioni. Al corteo sono presenti oltre un migliaio di persone, tra cui i lavoratori del collettivo di fabbrica Gkn e della Piaggio. “Questo è uno sciopero contro il Governo dei migliori – spiega Alessandro Nannini del sindacato Cobas Ataf (una delle società di gestione del trasporto cittadino) – parlano di grande ripresa ma noi vediamo solo decine di morti e di licenziamenti. I soldi del Recovery saranno destinati solo a grandi opere, noi vorremmo una inversione di tendenza, i soldi devono essere destinati alla riduzione degli orari di lavoro, all’abolizione della legge Fornero e più assunzioni nel nostro settore”.

Il corteo, ricco di bandiere, conta tra le sue file molti studenti e striscioni antifascisti in risposta ai recenti fatti di Roma. Lo conferma anche Stefano Cecchi di Usb: “al di là dei fascisti che attaccano una sede sindacale, noi diamo piena solidarietà ai compagni della Cgil, c’è un malessere comune sociale provocato dalla pandemia che nessuno rappresenta, noi vogliamo dargli forza e voce”.

CAGLIARI“No fascismo, no Green pass”. E’ uno degli striscioni portati in giro nelle strade di Cagliari dai circa duecento partecipanti al corteo organizzato in concomitanza con lo sciopero generale indetto tra gli altri da Cobas e Usb. Appuntamento in piazza Garibaldi alle 9.30, poi la marcia verso piazza del Carmine per gli interventi conclusivi. Hanno aderito alla manifestazione lavoratori e studenti. E in molte classi gli alunni hanno disertato le lezioni per appoggiare la protesta. Scuola, trasporti e continuità territoriale sono i temi chiave della mobilitazione. “Uno sciopero molto importante – ha sottolineato Enrico Rubiu, Usb – contro l’operato di questo Governo sia per quanto riguarda i lavoratori pubblici sia per quelli del settore privato. Ci dicono che ci riempiranno di soldi, ma finora abbiamo visto molte condizioni e pochi euro. La riforma fiscale ad esempio andrà a peggiorare la situazione per chi percepisce stipendi medio bassi. E non mi sembra che la crisi sia superata: basta guardare la situazione del Porto canale di Cagliari, di Eurallumina, di Sider Alloys. Tutte vertenze ancora da risolvere”.

All’attacco anche Andrea De Giorgi, Confederazione Cobas e docente di Filosofia: “per la scuola – ha spiegato – chiediamo di aumentare gli organici e di diminuire il numero degli alunni per classe. E ci battiamo per il ruolo unico anche per superare le differenze tra insegnanti”. Toccato anche il tema Green pass: “chi non è d’accordo non può sostenere le spese per i tamponi – ha chiarito De Giorgi – bisogna investire nella sanità e negli screening”. Accuse al governo Draghi da Cobas scuola Sardegna. “Non sta affrontando nel modo giusto una situazione sociale molto grave – ha denunciato Nicola Giua. I fondi che arriveranno non ci sembrano destinati a risolvere questi problemi. Tutto ciò che viene speso per gli armamenti, anche in Sardegna, potrebbe essere investito nel sociale. La situazione della scuola è emblematica: si deve fare molto di più. Anzi rispetto all’anno scorso la situazione è addirittura peggiorata”.

PALERMO – A Palermo, i lavoratori dell’Amat, incrociano le braccia dalle 8.30 alle 17.30 con rientro in deposito di bus e tram; mentre gli addetti agli impianti fissi, i meccanici dell’officina, gli amministrativi e il restante personale sciopererà per l’intero turno.

I motivi della protesta

Le richieste di Cobas sono:

  • la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione;
  • un lavoro di qualità in termini di diritti, con il contratto a tempo indeterminato come regola generale, l’innalzamento dei salari reali e un salario minimo europeo, l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero;
  • parità salariale per le donne;
  • no allo sblocco dei licenziamenti e alla sospensione del reddito per mancanza di Green pass;
  • sì alla soppressione di appalti e subappalti, con internalizzazioni a partire dal pubblico impiego;
  • rivalutazione delle pensioni e pensioni pubbliche garantite ai giovani; un reddito universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei lavoratori e dlele lavoratrici;
  • il potenziamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro e maggiori sanzioni per i datori di lavoro inadempienti;
  • un’inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dalle logiche del profitto capitalistico;
  • il rilancio dello Stato sociale, tramite investimenti nella scuola pubblica e nella sanità pubblica, potenziamento del trasporto pubblico, adeguate assunzioni nel pubblico impiego.
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