Villa San Giovanni, webinar del Partito Democratico su “Questione Sociale e PNRR”

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I lavori dell’importante webinar sono stati coordinati da Enzo Musolino e da Lina Vilardi, componenti del Coordinamento di gestione del Partito Democratico di Villa San Giovanni

Con le conclusioni del webinar organizzato dal Circolo PD di Villa San Giovanni e da quello reggino “Battaglia” (tenutosi lo scorso tre luglio), Eugenio Marino, dirigente nazionale del Partito Democratico, responsabile organizzazione per Sud e Isole, è riuscito a trovare la sintesi politica tra i diversi contributi offerti dai relatori, offrendo una chiara prospettiva riformista e progressista. Dal tema “Questione sociale e PNRR”, il Dirigente Dem ha enucleato l’obiettivo polemico, l’avversario del Centrosinistra italiano in questa fase storica: sono le Diseguaglianze – territoriali, culturali, sociali, reddituali – a mettere in pericolo la tenuta democratica del Sistema. Proprio il PNRR governativo (Il piano di ripartenza e resilienza che costituisce un vero e proprio nuovo Piano Marshall), grazie al ruolo svolto dai partiti progressisti in Europa che sono stati in grado di svincolare le ingenti risorse disponibili, è l’occasione – finalmente – per superare del tutto “l’ideologia dell’austerità” funzionale solo agli interessi dei più forti, per giungere ad un reale cambiamento nella direzione dello sviluppo del Sud. “I Conservatori- ha ricordato Marino – le Destre (quelle del manifesto dei valori firmato con Orban e Le Pen, per intenderci) – non lavorano per cambiare davvero gli attuali squilibri sociali, non mirano a distribuire ricchezza ma a tutelare lo status quo. Una situazione incancrenita di certo non favorevole ai cittadini meridionali, inchiodati, per troppi anni, secondo questa prospettiva “conservativa”, al vincolo della “spesa storica”, un vincolo che ha impedito investimenti e i trasferimenti pubblici in Calabria, sottraendo risorse anche e soprattutto all’incremento dell’offerta sociale dei Comuni. Merito e Bisogni, secondo Marino, non sono in contraddizione. Non si può parlare di valorizzazione del “merito” senza mettere mano alla perequazione della soddisfazione dei “bisogni sociali”: solo eguagliando i punti di partenza, infatti, si può giocare la partita del “merito” in maniera corretta. Altrimenti, il culto delle doti e della qualità nasconde solo la valorizzazione dei più agevolati, dei più protetti, dei maggiormente tutelati, di certo non coincidenti – è inoppugnabile – con i cittadini meridionali, a tutti gli effetti cittadini di serie B”.

È stato Domenico Pappaterra, Presidente del Parco del Pollino, ad affrontare nel corso del webinar, proprio in relazione al superamento delle diseguaglianze territoriali, l’importante tema della sostenibilità ambientale e del turismo di qualità, di cultura e conoscenza, come vero volano per lo sviluppo calabrese. L’esperienza di tutti i Parchi regionali è stata sviscerata da Pappaterra anche per evidenziare l’ormai eccellente sviluppo organizzativo raggiunto, funzionale all’obiettivo della crescita che necessità, però, del sostegno di una Politica accorta, davvero proiettata all’interesse pubblico e alla necessità di superare definitivamente i limiti di un approccio retrivo, piegato sugli interessi di pochi.

Salvatore Ciccone, Capogruppo PD al Comune di Villa SG, ha introdotto il tema dei bisogni sociali, come “paradigma politico per scardinare – ovunque si trovino – interessi oligarchici, chiusure corporative, rendite di posizioni. Come quelle che allignano, ad esempio, nel mondo sanitario, e nella Sanità calabrese in particolare: tutta zavorra che impedisce – svilendo il lavoro encomiabile dei tanti professionisti, medici e sanitari, che si spendono per la nostra Salute – ogni serio progetto di reale cambiamento degli assetti vetusti che governano la nostra realtà regionale, anche e soprattutto attraverso ad un diverso ripensamento della gestione e dell’allocazione delle tante risorse disponibili”.

È toccato, poi, ad Eugenio Marino, docente di Politica Economica all’Università Mediterranea di Reggio, ricordare che anche le nuove tecnologie, se non veicolate dalla Scuola, dalla Formazione, dalla divulgazione scientifica, rischiano di creare, soprattutto al Sud, nuove fonti di diseguaglianze. E riprendendo il filo del ragionamento di Ciccone, tornando alla Sanità, il docente universitario ha precisato “come gli stessi fondi previsti per la Calabria nel PNRR sono al momento insufficienti per realizzare quella rivoluzione necessaria tesa a realizzare concretamente, e senza sotterfugi o artifici dialettici, l’obiettivo di livelli essenziali di assistenza uguali per tutto il territorio nazionale, anche attraverso un ripensamento radicale delle competenze in materia sanitaria delle Regioni”.

Franco Suraci, dirigente Arpacal, Ispettore del Lavoro, e animatore del Circolo PD Battaglia di Reggio, attraverso la condivisione di puntuali slides informative, ha dimostrato oggettivamente “i livelli di diseguaglianza esistenti tra Nord e Sud in tutti i settori di riferimento, in relazione a tutti i parametri di sviluppo. Impressionante, anche visivamente, è lo stato dell’arte in materia di infrastrutture stradali e ferroviarie, con un Sud abbandonato all’arretratezza – ed ecco perché i seminari sul PNRR servono, eccome ! – cui viene lanciato – come un boccone avvelenato – la trita e ritrita retorica del “Ponte”, mito nefasto ormai funzionale agli interessi della Lega e di Salvini”.

È toccato a Luciana Giordano, Segretario Generale Cisl – Funzione Pubblica – della Calabria, rappresentare “il fondamentale ruolo di approfondimento, di conoscenze, di dialogo e di lotta del Sindacato, del “vero sindacato” che si occupa di contrattazione e di concertazione e che, troppo spesso, in Calabria, è costretto – da una politica indifferente al bene comune – a ricorrere alla prova di forza della “Piazza” per rivendicare diritti calpestati, per svincolare i bisogni dei calabresi – troppo spesso traditi dalle classi dirigenti, pubbliche e private – dall’abbraccio perverso con le tentazioni criminali, con il malaffare e il malgoverno delle Istituzioni. Il Sindacato calabrese- secondo la Giordano- ha da tempo intrapreso un percorso teso a riunire – nei diversi tavoli di concertazione richiesti – Istituzioni, Imprese, Corpi intermedi, per giungere progressivamente, ad un nuovo Patto Sociale in grado di cogestire le ingenti risorse provenienti dal PNRR. Non basta, quindi- secondo il Segretario CISL- una cabina di regia nazionale, non è giusto arrendersi alle inefficienze organizzative dei singoli Comuni, non è più il tempo di accettare come “destino” ineluttabile l’incapacità di spesa produttiva della Regione, occorre cooperare insieme, con le migliori risorse a disposizione, per addivenire ad un cambio deciso di passo, con al centro i bisogni dei lavoratori e delle imprese, diretto finalmente all’abbattimento delle intollerabili diseguaglianze che pesano sui calabresi onesti e produttivi”.

I lavori dell’importante webinar sono stati coordinati da Enzo Musolino e da Lina Vilardi, componenti del Coordinamento di gestione del Partito Democratico villese.

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