Coronavirus, la bozza delle Regioni sulle riaperture: “regole valide anche in zona rossa”, i governatori seguono il “modello Santelli”

StrettoWeb

Coronavirus: i protocolli delle Regioni per palestre, ristoranti, teatri, cinema e piscine che saranno presentati al Governo. Una battaglia che ricorda tanto quella del presidente della Calabria Jole Santelli

Ristoranti con tavoli all’esterno aperti alla sera, palestre e piscine operative anche in zona rossa dal 19 aprile. Nella bozza del piano stilato dalle Regioni, che oggi sarà sottoposto al Governo Draghi in vista delle riaperture, ci sono importanti richieste che spingono verso un netto cambio di passo nella gestione della pandemia. In questo momento è in corso la riunione tra i governatori per approvare insieme le linee guida messe a punto dai tecnici dei territori da presentare ai ministri nell’incontro Stato-Regioni previsto nel pomeriggio. Il calo dei contagi degli ultimi giorni ed un clima di tensione che si sta facendo sempre più forte impongono una visione meno chiusurista. L’intenzione è quella di adottare provvedimenti sostenibili nel tempo, sia dal punto di vista sociale ed economico, sia da quello della stessa adesione dei cittadini alla misura adottata, in particolare nei territori dove essa è percepita come immotivata rispetto al reale andamento epidemiologico locale.

Già il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, è tornato questa mattina ad illustrare le linee programmatiche del proprio dicastero rispondendo ai quesiti di deputati e senatori. Quesiti che hanno riguardato prevalentemente il tema della riapertura e della ripartenza delle attività ma anche le grandi crisi aziendali del Paese ed il futuro del nostro sistema economico. Sul fronte della pandemia il ministro, dopo aver ribadito l’importanza di tenere insieme la sicurezza sanitaria dei cittadini e la ripresa economica, ha voluto ribadire come, sulla base dei dati disponibili, sia possibile “già dalla prossima settimana elaborare un programma di riaperture”. Certo un programma “prudenziale ma ragionevole” che consenta di “riaprire le attività che garantiscono la sicurezza”. Ben più lontano il ritorno alla normalità per il settore fieristico, per cui l’indicazione “è quella di programmare la stagione a partire da luglio”. Si attende dunque il confronto del pomeriggio che potrebbe portare importanti novità per i proprietari di ristoranti e circoli sportivi.

“Tre punti per noi hanno rappresentato il cambio di passo del governo Draghi: il piano vaccini, gli scostamenti di bilancio, la riapertura intelligente. Noi siamo per riaperture graduali, cominciando dall’aperto: pensiamo alle attività di ristorazione, ai bar, allo sport, al turismo in generale”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa “Forza Italia presenta il suo piano per le riaperture”, presso la sede nazionale del partito, a Roma. “Al ministro Speranza diremo che lo stimiamo per la serietà ma che il Conte bis è definitivamente tramontato e la presenza di Forza Italia con la Lega al Governo deve rappresentare un cambio di passo anche sulle riaperture”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente dei deputati azzurri, nel corso di una conferenza stampa on line. “Si dia la possibilità agli italiani di lavorare, perché il tempo dei soli ristori è finito”, ha sottolineato. La battaglia di Forza Italia ricorda molto quella della compianta Jole Santelli che proprio nella seconda metà di aprile dello scorso anno aveva deciso di riaprire nella sua Calabria tutti i locali che disponevano di tavolini all’aperto. Dopo quindici giorni il contagio nella Regione in cui governava era ulteriormente crollato con un mese d’anticipo rispetto al resto d’Italia, nonostante quello che dall’ex ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia era stato definita una “pericolosa corsa in avanti”.

Riaperture, la bozza delle Regioni: le regole per ristoranti e bar

Protocolli di sicurezza e linee guida da rispettare. E’ così che si potrà tornare a sfogliare i giornali o gustare una buona pietanza seduti ai tavolini. E’ quanto previsto dalle linee guida stilate dalle Regioni in vista dell’incontro col governo, sull’orizzonte delle riaperture: “le misure, se rispettate, possono consentire lo svolgimento sia del servizio del pranzo, che della cena”. Inoltre, si sottolinea nel documento, le misure “possono consentire il mantenimento del servizio anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio purché integrate con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. Le linee guida, si precisa nella bozza, si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande come “ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie” anche se collocati nell’ambito delle “attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali e per l’attività di catering”.

Dettaglio importante è privilegiare le prenotazioni, raccomandano le Regioni nelle linee guida visionate dall’Adnkronos, e “disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 2 metri di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors)”. “Per la consumazione al banco assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 2 metri tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale“.

Nei bar e nei circoli ricreativi “è consentita la messa a disposizione, possibilmente in più copie, di riviste, quotidiani e materiale informativo a favore dell’utenza per un uso comune, da consultare previa igienizzazione delle mani”, si legge infatti nella bozza visionata dall’Adnkronos. “sono consentite le attività ludiche che prevedono l’utilizzo di materiali di cui non sia possibile garantire una puntuale e accurata disinfezione (quali ad esempio carte da gioco), purché siano rigorosamente rispettate le seguenti indicazioni: obbligo di utilizzo di mascherina; igienizzazione frequente delle mani e della superficie di gioco; rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro sia tra giocatori dello stesso tavolo sia tra tavoli adiacenti. Nel caso di utilizzo di carte da gioco è consigliata inoltre una frequente sostituzione dei mazzi di carte usati con nuovi mazzi”.

Riapertura delle palestre: il protocollo valido “anche in zona rossa”

Foto StrettoWeb / Salvatore Dato

Le palestre possono restare aperte “anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio” purché rispettino regole, distanziamento e integrino le norme “con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. E’ quanto sostengono le Regioni, nelle linee guida sulle riaperture che oggi sottoporranno al governo. Nel documento, visionato dall’Adnkronos, tra le altre cose si prevede per le palestre di “redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni; mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C”. “Organizzare gli spazi negli spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: o almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, o almeno 2 metri durante l’attività fisica (con particolare attenzione a quella intensa)”, è quanto si apprende.

Piscine: le norme di sicurezza per la riapertura

In piscina solo con almeno 7 metri quadrati d’acqua a disposizione per nuotatore. E’ quanto indicano le linee guida stilate dalle Regioni in vista delle riaperture che, nelle prossime ore, saranno sottoposte al vaglio del governo. Nello specifico per le piscine è scritto infatti che “la densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Per le aree solarium e verdi – si legge poi nel documento visionato dall’Adnkronos – assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone; tra le attrezzature (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizione, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto in base agli indici sopra riportati”.

Vi sono poi tutta una serie di regole per garantire riaperture in sicurezza delle piscine, tra queste la raccomandazione a “privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni; Organizzare gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere); tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro la borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda di non consentire l’uso promiscuo degli armadietti e di mettere a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali”.

I protocolli per cinema e teatri: le misure

“Almeno un metro di distanza – frontale o laterale – tra spettatori al cinema o al teatro se indossano la mascherina e almeno due metri di distanza qualora le disposizioni prevedano di non indossarla”. E’ quanto prevede la Bozza delle linee guida per la riapertura delle attività, che le Regioni sottoporranno a Governo e Cts. Dalla misure sul distanziamento sarebbero esclusi familiari e conviventi.

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