Sicilia, Musumeci aumenta a 160.000 euro lo stipendio al suo portavoce. Antonio David: “schiaffo ai precari”

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Sicilia Musumeci aumenta a 160.000 euro lo stipendio della portavoce Michela Giuffida. La rabbia di Antonio David

Una situazione che ha destato scalpore e molta discussione sui vari canali social per un comportamento non da Presidente di una Regione che ha tanti, ma tanti problemi, specialmente in una situazione attuale di problematiche, disagi e incertezze.

Tutto ciò evidenzia che, forse, lo sono solo per le molteplici classi operaie e coloro che sono sempre abituati a vivere in tutt’altra storia. Questo è l’ennesimo scandalo che ha, coinvolto la politica siciliana, ove tra i vari conti in finanziaria, tra tira e molla e casi Covid alla presidenza ARS in ultimo, il Presidente Musumeci porta da 60 a 160 mila euro annui lo stipendio annuo del suo portavoce Michela Giuffrida (ex eurodeputata PD) .

Uno schiaffo a tutti i problemi – dice Antonio David di Forestali News – uno schiaffo a tutti gli operai e brava gente che aspetta e chiede di lavorare giorno dopo giorno e aspetta il turno lavorativo con ansia e problemi economici quotidiani. Una casta che non sarà mai sconfitta visto che altri deputati hanno votato che tutto ciò accadesse e si votasse”.

Passa tale norma (con 27 voti favorevoli, 26 contrari e 22 astenuti) e viene approvato un articolo che modifica la soglia dello stipendio della portavoce del Presidente, mente rimangono bloccati i decreti ristori! 100 mila euro in più per una professionista che nella complessità del momento mette ancor di più rabbia a tanti siciliani che soffrono, scioperano e attendono le proprie sorti lavorative.

Senza andar lontano e dire discorsi inopportuni o ripetitivi – continua Antonio Davidnoi Forestali siamo stati da sempre, un peso di cui tanti vorrebbero sbarazzarsi ma essendo in tanti rimane vivo il problema di come attuare e tergiversare il problema su una sperata stabilizzazione o aumento di giornate lavorative. Puntualmente ci troviamo a combattere con gli stessi problemi ripetitivi e promesse non mantenute, sbattendoci in faccia sempre la scusante dei fondi che mancano e tagli che sono sempre all’ordine del giorno. Ora sentir dire queste cose, cosa passa per la testa di un lavoratore o in un qualsiasi cittadino?”.

Peccato ma la situazione rimane chiara e indelebile e sopratutto indifendibile e cioè che, chi è povero rimarrà sempre povero, mentre chi è ricco continuerà ad accumulare sempre beni e poteri.

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