Recovery Fund, Reichlin: “svolta passa da miglioramento capacità di spesa”

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Recovery Fund, Reichlin: “svolta passa da miglioramento capacità di spesa”. Monti: “Maggioranza allargata non sarà problema per Draghi”

“Mario Draghi è la persona più competente e autorevole che l’Italia potesse immaginare di avere”. Lo ha detto Mario Monti, intervendo al webinar “La ripartenza dell’Italia nel nuovo quadro europeo”, organizzato da Ruling Companies, dicendosi d’accordo con il Commissario Paolo Gentiloni che ieri aveva sottolineato come “Monti aveva una missione di salvataggio, quella di Draghi sarà una missione volta a non mancare un’opportunità storica”. Quanto alla maxi maggioranza che si prospetta per il nuovo esecutivo, “come ogni cosa nella vita ha vantaggi e svantaggi”, prosegue Monti ma “non ho dubbi che il Presidente Draghi saprà massimizzarne i vantaggi, riducendo a zero gli svantaggi” .

Accanto all’ex Presidente del Consiglio, Lucrezia Reichlin (in queste ore indicata come papabile per andare a riempire la casella del Ministero dell’Economia) che, tra i tanti argomenti, ha parlato anche di Recovery Fund e del tesoretto “monstre” di 209 miliardi destinato al nostro Paese: ” “L’errore da non commettere – ha sottolineato l’economista e accademica – è non spendere i soldi ossia, ripetere l’esperienza dei Fondi di coesione territoriale quando l’Italia ha avuto una capacità di spesa inferiore alla media dei nostri partner europei, non riuscendo a spendere tutti i soldi. Sono tante risorse, da spendere in pochi anni, per questo è necessario puntare su pochi progetti ma, soprattutto, seguire un principio guida di organizzazione di questi progetti. C’è poi un problema di governance italiana, come e quale sarà la struttura che guiderà la capacità operativa a spendere questi soldi (oltre quella politica di ispirare) e un problema di governance europea, ancora tutta da sperimentare. Siamo in presenza – prosegue Reichlin – di un processo molto diverso da quello del semestre europeo in cui la tecnocrazia della Commissione dà delle raccomandazioni che poi vengono largamente non rispettate, questo è un processo più politico che necessita di un passaggio di approvazione da parte del Consiglio, procedimento come detto da testare e che potrebbe essere anche molto conflittuale quindi bisogna avere molta saggezza nel guidarlo”. “Occorre incastrare più tasselli perchè c’è una parte che riguarda la nostra di capacità di spesa, una parte di ispirazione ad alcuni principi guida, andando a definire il perimetro di cosa possiamo fare realmente, infine, un terzo aspetto, altrettanto strategico, quello di interazione con i nostri partner europei”, conclude.

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