Messina, gli slogan del sindaco De Luca fanno scuola: ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere

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La foto a corredo dell’articolo è stata scattata in via Cardines, cuore della movida di Messina, in pieno centro storico

Durante questa quarantena il sindaco di Messina ha dato il meglio di sé. Abbiamo imparato a conoscerlo meglio.E ci sono espressioni usate dal sindaco destinate a restare scolpite nella nostra memoria. Tutti ricorderemo la voce di De Luca nella città deserta, che ci ordinava di stare a casa “perché c’è il coronavirus“. Addirittura il sindaco sognava di far sorvolare sulla città droni con la sua voce registrata. “Non vedo l’ora di controllare tutti i villaggi con gli schermi, droni ovunque, che come vi becca vi dirà: dove cazzo vai, torna a casa! Questa sarà la voce del drone”- diceva il sindaco di Messina a fine marzo, annunciando al mondo l’utilizzo dei droni per controllare chi non rispettava il coprifuoco. Durante questa quarantena i droni hanno sorvolato la città, ma ovviamente, e per fortuna, senza la voce registrata del sindaco. Ad ogni modo crediamo che De Luca potrà dirsi egualmente soddisfatto quando saprà di aver fatto scuola. A quanto pare lo slogan “Dove cazzo vai” potrebbe diventare un nuovo brand. La foto a corredo dell’articolo è stata scattata in via Cardines, cuore della movida di Messina, in pieno centro storico. Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.

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