Coronavirus e “zero contagi”, la classifica delle Regioni: la Calabria vede il traguardo, attesa per la Sicilia

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Coronavirus, le Regioni inseguono il traguardo dei “zero contagi”: la classifica di Calabria e Sicilia e la situazione generale in tutt’Italia

E’ sempre più confortante la situazione in Italia, l’emergenza Covid-19 si attenua ogni giorno di più. Il calo dei contagi, la migliore conoscenza sul virus, il grande senso di responsabilità della maggior parte dei cittadini sono i fattori che hanno permesso al Governo di allentare le misure restrittive e di cambiare strategia. Da Palazzo Chigi è arrivata la decisione di affidare maggiore autonomia alle Regioni per procedere alle graduali riaperture su base territoriale, lasciando qualche paletto in più in zone (come Lombardia e Piemonte) dove ancora il rischio di contagio è elevato. L’obiettivo adesso è quello di raggiungere al più presto il traguardo dei “zero contagi”.

Secondo le proiezioni dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane, infatti, ad uscire per prime dal contagio da Sars-CoV-2 (cioè appunto zero nuovi casi) dovrebbero essere le due Province autonome di Bolzano e Trento, rispettivamente il 21 maggio e 22 maggio. Può sorridere però la Calabria: le analisi degli esperti fissano al 22 maggio la data tanto attesa. E’ un motivo di soddisfazione per una Regione che per due giorni consecutivi ha fatto registrare il record di nessun nuovo positivo. Al Sud festeggiano poi Sardegna (24 maggio) e Basilicata (26 maggio).

Per l’azzeramento dei contagi occorrerà aspettare il mese prossimo la Sicilia, l’Isola dovrà attendere fino al 6 giugno. Il quadro prospettico è molto più diverso e complesso invece per la Lombardia, “regione dalla quale sono partiti i primi contagi da Covid-19, per la quale secondo i dati attuali l’azzeramento dei nuovi casi non avverrebbe prima del 13 agosto.

“Queste stime sono fatte con un mantenimento della mobilità sociale a livelli estremamente contenuti, e sarà necessario rivederle alla luce dell’ultimo Dpcm che approva misure finalizzate all’attenuazione sostanziale di queste limitazioni”, fanno sapere gli esperti dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio. “L’Osservatorio ha seguito l’evolversi dell’epidemia e ha ritenuto importante fornire dati e previsioni elaborate su solide basi scientifiche sull’evoluzione dei contagi quale contributo alle scelte delle Istituzioni nazionali e regionali, focalizzando l’attenzione sulla data a partire dalla quale ci si potrebbe attendere l’azzeramento dei nuovi contagi – spiega il Solipaca – Tali previsioni sono state calcolate sulla base dei dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile nel periodo che va dal 24 febbraio al 15 maggio”. I modelli statistici elaborati per ogni regione sono di tipo regressivo (di natura non lineare) e approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo interpolandoli con una curva. Ecco di seguito l’elenco completo

  1. Bolzano 21 maggio
  2. Trento 22 maggio
  3. Calabria 22 maggio
  4. Umbria 23 maggio 
  5. Sardegna 24 maggio 
  6. Basilicata 26 maggio
  7. Valle d’Aosta 29 maggio
  8. Abruzzo 1 giugno
  9. Puglia 3 giugno
  10. Campania 3 giugno
  11. Sicilia 6 giugno
  12. Toscana 6 giugno
  13. Veneto 9 giugno
  14. Friuli Venezia Giulia 12 giugno
  15. Lazio 17 giugno
  16. Emilia-Romagna 22 giugno
  17. Marche 23 giugno
  18. Liguria 24 giugno
  19. Piemonte 26 giugno
  20. Lombardia 13 agosto

*Molise escluso dalla classifica: la curva dei nuovi contagi è pressoché parallela all’asse orizzontale, questo “rende impossibile avanzare ipotesi sull’azzeramento”. La motivazione potrebbe risiedere nel fatto che “negli ultimi 10 giorni sono stati riscontrati nuovi focolai che hanno invertito la dinamica discendente della curva”.

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