Coronavirus, ok alle passeggiate con i figli. De Luca all’attacco: “Al Governo dilettanti allo sbaraglio, il Ministro Lamorgese deve dimettersi. Sabato blocchiamo lo Stretto di Messina”

StrettoWeb

Il Ministro Lamorgese nel mirino del sindaco di Messina: “Continua a prendere per i fondelli i siciliani. Sul mio territorio comando io”

Il sindaco De Luca torna all’attacco e minaccia una nuova eclatante protesta. Nel mirino del sindaco di Messina anche stavolta c’è il Ministro dell’Interno Lamorgese, che per De Luca “continua a prendere per i fondelli i messinesi e i siciliani consentendo lo sbarco indiscriminato in Sicilia come gli artisti di strada francesi”. Quindi De Luca si dice pronto a bloccare lo Stretto di Messina:

Noi sabato prossimo blocchiamo lo Stretto di Messina e non si passa più. Mi sono stancato di essere preso in giro. Le annuncio che sabato prossimo, in assenza dell’introduzione del sistema di controllo proposto dal Comune di Messina e condiviso con Capitaneria di porto e Autorità portuale, i siciliani bloccheranno lo Stretto di Messina“.

A scatenare l’ira del sindaco è poi la recente circolare che fa chiarezza e consente l’uscita di casa per i genitori con figli, De Luca si rivolge ai cittadini: “Spero che nessuno di voi segua le indicazioni della ministra degli Interni Luciana Lamorgese e rimanga in casa prendendo aria nei balconi e nei terrazzi, anche perché a Messina è comunque vietato usare il suo pubblico“.

Il sindaco chiede le dimissioni del Ministro dell’Interno e in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook attacca duramente Lamorgese. Ecco cosa ha detto il sindaco: “Signora Ministro Lamorgese, io mi attendo le sue dimissioni dopo l’ennesimo strafalcione che il suo Ministero ha consumato a danno della salute degli italiani. Non ho chiesto le sue dimissioni per la denuncia di lesa maestà, che ha fatto nei miei confronti probabilmente per intimidirmi, perché ci vediamo in tribunale, ma dopo l’ennesimo strafalcione di ieri in merito alle passeggiate autorizzate dallo Stato, sono costretto oggi a chiedere le sue dimissioni. L’andamento del suo Ministero è paragonabile ai cosiddetti dilettanti allo sbaraglio. Noi ci siamo trovati con un andamento da parte dello Stato veramente vergognoso. Noi sindaci, dovendo far fronte invece all’emergenza che viviamo sul campo, a differenza vostra che state nei palazzi dorati e non vi rendete conto delle nefandezze che approvate, abbiamo cercato di bloccare in casa tutta la nostra gente. La mia ordinanza numero 60 è stata falcidiata da un suo comunicato stampa e dalla prefettura di Messina, perchè avevo vietato a tutti di uscire di casa se non per lavoro e situazioni di necessità. Noi che stiamo in trincea ci rendiamo conto cosa significa far rispettare questo divieto. Avete cambiato idea per l’ennesima. Con l’ordinanza del 18 marzo non potendo quindi vietare espressamente a tutti di uscire di casa, ho vietato l’uso del mio suolo. Sul mio territorio comando io. Ho disposto la chiusura di ville e parchi e vietato di usare strade e piazze se non per casi di necessità. Successivamente anche l’ordinanza del ministero della Salute ha purtroppo stabilito che si poteva uscire di casa per passeggiate attorno al proprio condominio. Ci siamo trovati di nuovo in difficoltà. Il Ministro Speranza in modo indiscriminato ha spinto gli italiani ad uscire di casa, nonostante il 18 marzo  il Tar della Campania dava ragione al presidente della Regione, dove si stabiliva di non uscire. Con l’ennesimo strafalcione di ieri vi siete confermati dilettanti allo sbaraglio. La gente deve stare a casa e i ministri la devono smettere di dare segnali balordi! Se non siete nelle condizioni di governare questa guerra, dimettetevi!”.

“Non ho nessuna intenzione di consentire passeggiate o attività motorie di qualsiasi tipo, se non le sole passeggiate terapeutiche”

Per De Luca “non è ancora il momento di abbassare la guardia  e questa circolare dimostra ancora una volta la totale indifferenza da parte del Viminale verso il Sud Italia. Sembra di assistere alla fiera dell’insipienza, in cui prima si raccomanda alle persone di non uscire di casa, si comminano sanzioni anche esose per la violazione delle disposizioni, e poi come se nulla fosse, si dice ai cittadini che possono portare i bambini a passeggio, purché la passeggiata avvenga in compagnia di un solo genitore per volta e in prossimità dell’abitazione. Come se queste fossero garanzie o misure sufficienti a prevenire il contagio. Difatti, se è pur vero che oggi il Presidente della Regione Lombardia può affermare che finalmente, dopo oltre 1 mese di isolamento, la curva del contagio sembra invertire il suo trend, ma raccomanda pur sempre di non uscire di casa, è altrettanto evidente che invece al Sud ancora non si è registrato il picco del contagio e che l’unico modo per evitare di subire le stesse drammatiche esperienze che si sono registrate nel Nord Italia è di fare prezioso tesoro di ciò che è successo e stare a casa, risolutamente stare a casa e uscire solo per le motivazioni strettamente necessarie, senza indulgere in passeggiate o attività ludiche o motorie che, al momento, rappresentano solo un inutile quanto pericolosissimo rischio”. 

“Come Sindaco di Messina ho già disposto in data 13 marzo la chiusura delle ville, parchi e giardini pubbliciconclude De Luca –  il 18 marzo ho emesso un’altra ordinanza per vietare il passeggio in pubblico e l’attività sportiva, proprio per contrastare queste condotte imprudenti che espongono al rischio del contagio chi le pratica e tutti coloro che vengono in contatto con questi “sportivi” irriducibili. Non ho nessuna intenzione di consentire passeggiate o attività motorie di qualsiasi tipo, se non le sole passeggiate terapeutiche che ho già autorizzato con la mia Ordinanza n. 65 del 13 marzo, per  garantire ai familiari di soggetti diversamente abili di accompagnare i loro cari in queste uscite che rappresentano per il momento l’unica alternativa alle terapie riabilitative che sono state purtroppo sospese per contrastare la diffusione del contagio da COVID-19. Al di fuori di tale ipotesi, restate a casa. Uscite solo se strettamente necessario, evitate assembramenti, evitate luoghi affollati e non abbassate la soglia della vostra attenzione, solo così potremo vincere questa guerra al Coronavirus”.

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