Massimo Dapporto a Radio2: “quando interpretavo il medico e il prete facevo ascolti tipo Sanremo”

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Massimo Dapporto a Radio2: “quando interpretavo il medico e il prete facevo ascolti tipo Sanremo. In quegli anni usciva anche don Matteo, la gente ha dovuto scegliere in quale parrocchia stare”

Massimo Dapporto è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.

Dapporto ha parlato di due fiction di cui è stato protagonista ad inizio anni ’90 divenute dei veri e propri cult, Amico Mio e Un Prete tra Noi: “In Amico Mio ero un medico ad inizio anni ’90. Facevamo degli ascolti tipo Sanremo, abbiamo superato i 10 milioni di spettatori. La prima puntata di Un Prete Tra Noi, invece, ha fatto più di 9 milioni di spettatori. Nel periodo in cui interpretavo il dottor Magri mi è capitato di entrare in un ospedale romano per andare a trovare un’amica, c’era una coppia di anziani che stava salendo le scale, lui mi guardò e disse alla moglie ‘stiamo in buone mani’. Quando interpretavo il prete, invece, tre ragazze di Padova mi scrissero che avevano deciso di prendere i voti dopo aver visto la terza puntata. Insomma, si sono fatte suore. Non so se per colpa mia o merito mio. Perché si sono interrotte queste fiction? Non so, succedono tante cose, il produttore ci ha lasciato, è difficile prendere in mano il progetto di un altro, con la stessa forza. Poi ad esempio, per quanto riguarda il prete, in quel periodo stava uscendo Don Matteo. Il pubblico ha dovuto scegliere in quale parrocchia stare, è difficile che regga due preti”.

Massimo Dapporto, poi, ha raccontato: “Sono molto affezionato al film La Famiglia, di Scola. C’erano attori straordinari. Non pensavo di vincere il provino, ce la feci per un colpo di fortuna. Ho fatto la prima fiction televisiva su Falcone, con i fratelli Frassi. Lì non mi sono sottoposto a un provino, i fratelli Frassi sono talmente intelligenti che non mi chiesero di fare un provino. Oggi è diverso. Un po’ di tempo fa, avevo davanti un regista giovane, dopo una chiacchierata di alcuni minuti mi disse di fare il provino. Io gli risposi che non se ne era accorto, ma che era un quarto d’ora che il provino glielo stavo facendo io. Aggiunsi che non mi andava bene. Così ho preso e me ne sono andato. Non c’è più memoria oggi, un tempo era completamente diverso. Per questo certe volte penso di smettere, è tutto un po’ squalificante. A fare gli attori arrivano personaggi che non hanno studiato, che si improvvisano. Gente tipo i tronisti. Io li chiamo i cialtronisti”.

Massimo Dapporto è anche un doppiatore: “Ad aprile inizieremo il doppiaggio di Toy Story4 che poi uscirà nei cinema a giugno. Purtroppo non c’è più Fabrizio, il suo ruolo lo farà un altro doppiatore. Mi dispiace molto, Frizzi lo conoscevo da quando era ragazzino. Era una persona gentile, un animo gentile, sempre pronto a sorridere. So anche che faceva del bene agli altri, senza pubblicizzarsi. Un grande”.

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