Reggio Calabria, maxi operazione contro la ‘Ndrangheta: 90 arresti, scoperte le ramificazioni delle cosche reggine in tutto il mondo [FOTO e VIDEO]

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Stamattina alla Procura di Reggio Calabria s’è tenuta una conferenza stampa del Procuratore Bombardieri sulla maxi operazione anti ‘Ndrangheta che ieri ha portato a 90 arresti

Nella giornata di ieri un maxi blitz contro la ‘ndrangheta ha portato all’arresto di 90 persone. E’ stata un’imponente operazione internazionale di polizia, coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che ha visto impegnate le Autorità Giudiziarie e Forze di Polizia di ItaliaGermaniaPaesi Bassi e Belgio, in un’azione comune contro la malavita reggina e le sue proiezioni in Europa e nel Sud America, nei confronti di diversi esponenti di famiglie criminali della Locride. I fermati sono, accusati, a vario titolo, di associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, associazione mafiosa, riciclaggio, fittizia intestazione di beni ed altri reati, aggravati dalle modalità mafiose. “L’operazione – afferma in conferenza stampa dott. Amore, dirigente della squadra mobile- è il frutto di anni di intenso lavoro investigativo svolto nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune costituita presso Eurojust tra Magistratura e Forze di Polizia di Italia, Paesi Bassi e Germania, cui hanno aderito, per l’Italia, la Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e Reparti della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza”. Il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, dice: “le ramificazioni internazionali della ‘ndrangheta sono note e l’operazione condotta ieri ne è l’ulteriore conferma. Fulcro della rete internazionale, secondo quanto emerso dalle indagini, le principali cosche della Locride. Erano loro a gestire l’imponente traffico di cocaina che dal Sudamerica giungeva in Italia e nel nord Europa, in particolare in Germania, Olanda e Belgio”. Alla conferenza erano presenti anche il procuratore aggiunto, Giuseppe Lombardo ed il Colonnello del Gico, Michele Di Nunno. Dalle indagini è emerso che il Porto di Gioia Tauro è “usato” sempre meno dalla ‘ndrangheta per l’importazione di droga. Tra i porti “emergenti” Livorno, Napoli, Aversa.

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