Messina, 30 mila euro di multa al Comune per prelevamento abusivo di acqua da Fiumefreddo. De Luca: “Una vergogna, vi avevamo avvisati”

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30 mila euro di sanzione al Comune di Messina per il prelevamento abusivo di acqua dalle sorgenti di Fiumefreddo, De Luca: “la città è stata amministrata da dilettanti allo sbaraglio”

“Nonostante il Genio civile di Catania avesse invitato il Comune di Messina il 14 aprile 2017 a rinnovare la concessione scaduta, soltanto il 6 febbraio 2018, dopo che avevo già sollevato la questione e convocato una conferenza stampa sulla gestione dell’Amam, l’amministrazione ha inoltrato l’istanza di rinnovo con oltre un anno di ritardo. Ora si dovranno pagare 30 mila euro di sanzione”. A dirlo in una nota l’on. Cateno De Luca, candidato a sindaco di Messina che aggiunge: “Ora la comunità dovrà pagare per gli errori di Accorinti e della sua Giunta poco attenti alle esigenze della comunità messinese”. “Leggendo gli atti – prosegue De Luca – ci si rende conto che la città è stata amministrata da dilettanti allo sbaraglio, bravi solo a coltivare affari di famiglia nei servizi erogati dal palazzo municipale a spese della comunità. E’ ora di dare una spallata a questo sistema d’inefficienze e di favoritismi e di iniziare ad amministrare questa città”.All’Amam – prosegue De Luca –  continua a regnare il malgoverno e l’amministrazione comunale vuole solo perseguire i propri scopi con delle nomine illegittime. Difatti, i presupposti per la pubblicazione dell’Avviso Pubblico per la designazione di un Amministratore Unico dell’A.M.A.M. (Azienda meridionale Acque Messina) S.p.A. approvato con delibera di Giunta Comunale del 8 marzo 2018, n. 133, sono infondati. Il Consiglio Comunale con propria deliberazione del 18 gennaio scorso, ha approvato le modifiche dello statuto della partecipata e non dato nessuna indicazione di procedere alla nomina di un amministratore unico al posto del consiglio di Amministrazione. Anzi il consiglio comunale prima e l’assemblea straordinaria della Società dopo, hanno adeguamento motivato come previsto dalla Legge Madia, il mantenimento dell’attuale CDA fino alla scadenza naturale. Pertanto la facoltà di istituire un amministratore Unico o un Cda è esercitabile solo alla scadenza naturale dell’attuale CDA. Questa decisione dell’amministrazione sembra essere una persecuzione nei confronti di un Consiglio di amministrazione che forse non si è allineato alle direttive della giunta Accorinti. La procedura urgente di nomina dell’amministratore unico è stata avviata in sfregio allo statuto e al D. Lgs 19 agosto n. 175, e alle disposizione del consiglio comunale stesso, che ha approvato le modifiche dello Statuto, sottolineando all’art. 16 comma 1 che “tenuto conto della complessità e del settore di attività in cui opera è amministrata da un consiglio di amministrazione. Con questo avviso l’amministrazione Accorinti sta provocando ad ipotecare la gestione della partecipata per i prossimi tre anni. Va verificata con una convocazione urgente dell’apposita commissione consiliare l’operato della Giunta e contestualmente si deve richiedere la revoca in autotutela dell’Avviso stesso. Sto presentando un atto ispettivo all’ARS, per investire della vicenda anche l’Assessorato regionale competente sulla vicenda”. “Nonostante – conclude De Luca – quanto sta avvenendo è bene sottolineare che il Presidente, Leonardo Termini è inadempiente sulla richiesta di accesso agli atti formulata da me il 23 febbraio. In questo modo continua a non favorire la trasparenza della gestione della partecipata, non consentendo di avere contezza della mala gestione dallo stesso Termini denunciata”.

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