Non ci sono parole per descrivere il terribile episodio che si é verificato nella serata di ieri sulla SS106
“Non ci sono parole per descrivere il terribile episodio che si é verificato. Scene di disperazione comprensibili ed amare per i congiunti, costretti ad assistere a questa ennesima tragedia su cui ora dovrà essere fatta chiarezza. Il punto in cui è avvenuto l’incidente, infatti, è pericolosissimo e non è nuovo ad tragici episodi simili. Qui è prevista da tempo la realizzazione di una rotatoria che ancora tarda ad essere realizzata. Lo Stato Assassino che ogni giorno uccide i calabresi sulla S.S.106 è incapace di investire affinché possa essere avviato un piano di investimenti per l’ammodernamento di una arteria viaria contraddistinta da illegalità diffuse e da una scarsa manutenzione che la rendono una mulattiera che versa peraltro in uno stato comatoso. L’Associazione denuncia i mandanti morali di queste vittime: i burocrati del Ministero dell’Ambiente ed i burocrati del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo su tutti, e lo Stato italiano che ad ogni livello opera, con irresponsabilità diffuse ed incapacità conclamate, affinché la Calabria resti una regione con strade cosiddette “statali” insicure, pericolose e su cui è facile morire. L’Associazione si stringe attorno alla Famiglia Forciniti, ai parenti ed agli amici tutti, a cui esprimiamo sentimenti di vicinanza e cordoglio. Noi non dimenticheremo un’altra vita spezzata, un’altra vittima della S.S.106, la “strada più pericolosa d’Italia”. Noi non resteremo indifferenti ed in silenzio davanti all’ennesima vittima di una strada sempre più serial killer in Calabria ed in Italia. La “strada della morte”, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta la più grande Strage di Stato della storia della Repubblica italiana”.