D’Ascoli (FI): “candidature ai limiti della decenza, Santelli e Occhiuto dicano la verità”
“A pensarci bene però potrebbe anche darsi che il Primario del nostro Partito, e il suo fido assistente, abbiano deciso di assumersi da soli l’onere della decisione e di sfidare chiunque, se necessario, con la consapevolezza non solo della propria autorità ma soprattutto della propria preparazione, in politica chiamasi “forza” o “potere”. Sbagliato, purtroppo, anche questo ragionamento. Mi sembra di capire infatti che i nostri due dirigenti, probabilmente consapevoli della propria debolezza, dopo aver distribuito a pioggia nei vari collegi amici e sconosciuti, abbiano ritenuto opportuno blindarsi sia al collegio Calabria Nord che al collegio Calabria Sud. Per il ciclo è bello vincere facile anzi, nel caso specifico, è l’unico modo. L’unica verità, purtroppo, è che i danni di queste lungimiranti decisioni sono già marchiati a fuoco sulla pelle di quel che rimane di Forza Italia. Delusioni, amarezze, malcontenti e tante critiche feroci di cui le pagine dei giornali di questi giorni sono piene. Sarebbe stato auspicabile tuttavia, che in soccorso di questa classe politica così goffa e spericolata, fossero intervenuti gli stessi organi di stampa che oggi massacrano senza pietà il nostro Partito, magari attraverso un’azione di informazione preventiva considerato che sui nomi e sui vari rumors relativi ai probabili candidati si erano già spese, durante la fase di compilazione delle liste, tante parole. Ma tant’è, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Piuttosto che piangere però, a questo punto vogliamo andare veramente fino in fondo, sapere cosa c’è dietro, visto che non c’è stato modo di discuterne prima, e capire così quale futuro deve avere la nostra attività politica. Mi rivolgo pertanto ai nostri due dirigenti Santelli e Occhiuto: perché loro stessi non sono scesi in campo in qualche collegio uninominale a misurarsi con altri avversari? Quali sono le motivazioni che hanno spinto alla scelta di ogni singolo candidato? Per quali competenze o qualità sono stati individuati? Perché la Provincia di Reggio Calabria deve subire questa invasione delegittimante?“, prosegue.
“Aspetteremo le risposte, e se non arriveranno le chiederemo direttamente al nostro Presidente Berlusconi. Il giudizio finale lo daranno invece gli elettori. Forza Italia in Provincia di Reggio Calabria è stata colpita e calpestata, dopo aver dato sempre il massimo, mi auguro solo che questa volta non avvenga il contrario e che il 5 marzo non si debba arrivare al ‘redde rationem’“, conclude.