Case popolari a Messina: arriva il bando di mobilità negli alloggi

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Case popolari a Messina, arriva il bando per la mobilità negli alloggi. Gioveni: “Finalmente un bando che mette al centro le reali necessità delle famiglie assegnatarie”

“Lo chiedevo dai tempi in cui ero ancora consigliere circoscrizionale e adesso, dopo anni in cui ho sempre manifestato a tutte le Amministrazioni succedutesi nel tempo la necessità di porlo in essere a beneficio di tantissime famiglie aventi diritto, sta per diventare realtà: il bando per la mobilità negli alloggi popolari!” Esulta così il consigliere comunale Libero Gioveni dopo aver ricevuto la conferma che l’atto è già all’attenzione della Giunta dal Dirigente del Dipartimento politiche della casa Signorelli, ascoltato ieri in Commissione per la presentazione di un altro bando, quello per l’assegnazione degli alloggi per emergenza abitativa. “Ho sempre sostenuto e rappresentato negli anni-spiega Gioveni-la reale esigenza di parecchie famiglie che, già assegnatarie di alloggi popolari, si ritrovano ad affrontare diversi disagi di natura abitativa per mancata corrispondenza dell’alloggio destinato alla necessità personali e familiari. Le cause di questi disagi-prosegue il consigliere-sono molteplici e si riconducono soprattutto in:
1) situazioni di sovraffollamento o sottoutilizzazione rispetto allo standard abitativo;
2) inidoneità oggettiva dell’alloggio occupato, che non garantisce condizioni di vita e di salute appropriate per la presenza, nel nucleo familiare, di componenti anziani, di portatori di handicap, o di persone comunque affette da gravi disturbi prevalentemente di natura motoria;
3) esigenze di avvicinamento al luogo di lavoro, o di cura e assistenza qualora si tratti di anziani o persone diversamente abili;
4) ulteriori motivazioni di rilevante gravità.
Ritengo fondamentale, quasi al pari del bando per l’assegnazione di alloggi-sottolinea l’esponente del gruppo misto-in relazione alle suddette restrizioni e contesti o a un’eventuale variazione dei requisiti originari, questo ulteriore bando da parte del Dipartimento che ha dimostrato attenzione per le necessità di numerosi nuclei che nel corso del tempo hanno modificato le loro peculiarità, così come avviene in molte altre città italiane; bando che si baserà su un programma di mobilità dell’utenza in seno al proprio patrimonio edilizio disponibile, da effettuare sia attraverso il cambio degli alloggi assegnati, sia mediante l’utilizzazione delle unità abitative resesi disponibili. È evidente come tale programma-conclude Gioveni che apprezza l’operato del Dirigente Signorelli da quando guida il Dipartimento politiche della casa- dovrà poi essere finalizzato alla stesura di una graduatoria formata dagli assegnatari aspiranti alla mobilità, ai quali tuttavia, a mio avviso, si potrebbe continuare a mantenere l’opzione (come per altro bonariamente si sta già facendo) per lo “scambio consensuale” di alloggi, qualora questo servisse a soddisfare tutte le esigenze messe in campo dagli inquilini interessati al “baratto”.
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