Messina, i 23 agenti concorsisti a rischio. Gioveni: “Occorre il Consuntivo, l’Amministrazione acceleri”

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Nuova tegola per i 23 agenti concorsisti di Messina, Gioveni: “Non basta più l’approvazione del Previsionale, adesso occorre anche il Consuntivo”

E’ corsa contro il tempo per l’assunzione dei 23 agenti concorsisti della Polizia Municipale  in vista della scadenza definitiva della graduatoria prevista per il prossimo 21 dicembre. Il consigliere comunale Libero Gioveni lancia un monito all’Amministrazione rispetto ai tempi rigorosamente da rispettare per l’approvazione in aula del Bilancio Consuntivo 2016, altra condizione essenziale per poter riassumere finalmente il 23 agenti concorsisti. Si era tirato un sospiro di sollievo dopo l’approvazione del Bilancio di Previsione 2017,spiega Giovenipassaggio necessario per poter finalmente dare seguito al reinserimento di queste preziose 23 unità di personale che avevano dimostrato, all’atto del loro impiego, di poter rappresentare una vera risorsa per fronteggiare le tante emergenze viarie cittadine! La loro graduatoria, come è noto – prosegue il consigliere – scade definitivamente il 21 dicembre, ma secondo quanto sostiene il Segretario Generale, il Ministero (al quale l’Amministrazione ha trasmesso il piano triennale delle assunzioni) non potrà dare il via libera definitivo all’assunzione se non prima verrà approvato anche il Bilancio Consuntivo 2016 (e non è ancora chiaro se occorrerà anche l’approvazione della manovra di assestamento di Bilancio). Si tratterebbe tra l’altro non della solita assunzione per 5 mesi – ricorda ancora Gioveni – bensì di un periodo di impiego ben più lungo per ognuno di questi 23 ragazzi, fino al completamento dei 3 anni previsti, per cui i benefici per la viabilità cittadina per un po’ di tempo si toccherebbero senz’altro con mano! Insomma – continua Gioveni – è iniziato il conto alla rovescia: mancano poco più di 40 giorni al 21 dicembre, ma di fatto prima la Giunta dovrà esitare l’atto, poi occorreranno al Collegio dei Revisori dei Conti i soliti 20 giorni previsti dalla legge per esprimere il parere e, a seguire, la delibera transiterà in Commissione Bilancio per il necessario esame per poi essere trasmessa alla presidenza del Consiglio per la discussione in Aula e la relativa approvazione”. 

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