A Reggio Calabria il convegno “Dove sta andando la PA. Decreti Madia e futuro CCNL”

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“Siamo molto soddisfatti di aver ospitato nella sede del Consiglio regionale, che per volontà del presidente Nicola Irto è sempre più aperta ai cittadini, una giornata di studio dal taglio operativo che fornisce nuovi spunti di dibattito rispetto ai risvolti della concreta attuazione della riforma della pubblica amministrazione”. Con queste parole il segretario generale del Consiglio regionale Maurizio Priolo ha introdotto i lavori del convegno “Dove sta andando la PA. Decreti Madia e futuro CCNL”, rivolgendo un indirizzo di saluto a nome dell’ente. Il convegno di approfondimento è stato promosso da Fedir Calabria (Federazione Dirigenti e Direttivi Pubblici), rappresentata dalla segreteria regionale nella persona di Sergio Lazzarino (delegato aziendale del Consiglio regionale) che ha ricordato “l’intenso programma di appuntamenti in tutte le regioni italiane”. Presente, in rappresentanza della segreteria nazionale, Elisa Petrone (segretario generale aggiunto Fedir) che, dopo un breve excursus, ha illustrato le future prospettive derivanti dalla nuova Area per tutta la dirigenza tecnico amministrativa territoriale. Al centro del confronto, il nuovo Testo Unico in materia di pubblico impiego e il rinnovo dei contratti pubblici su cui si sono diffusamente soffermati la professoressa Anna Romeo (ordinario di Diritto Amministrativo Università di Messina) e Samuel Dal Gesso (esperto di gestione e valutazione delle risorse umane già componente Comitato Settore Regioni/Sanità). Ha preso parte al seminario anche Frank Benedetto, direttore generale del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria. “Si è trattato di un significativo momento formativo – ha aggiunto Maurizio Priolo – che riconduce a sintesi l’autorevole contributo del mondo accademico e il prezioso apporto di esperienza concreta e fattuale che esprimono i protagonisti dell’amministrazione attiva e la componente sindacale. I cambiamenti – ha sottolineato il segretario generale del Consiglio –  si realizzano solo se tutti gli attori coinvolti si sintonizzano sullo spirito e la ratio che anima la riforma. Occorre che si rafforzino l’etica dei valori e il senso di appartenenza all’Istituzione, affinché prevalga sempre l’interesse pubblico nell’ambito di un progetto comune, il cui obiettivo finale è quello di garantire servizi di qualità al cittadino-utente. Siamo convinti infatti – ha concluso Priolo – che un’amministrazione efficiente, in grado di dare risposte efficaci, tempestive e puntuali – e percepita come tale dalla comunità – sia essenziale ai fini del benessere e della coesione sociale”.

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