Anche Antoci parteciperà alla marcia organizzata per dire basta ai roghi in Sicilia. Venerdì i cortei nella Riserva dello Zingaro e all’Oasi del Simeto, luoghi simbolo dello scempio ambientale causato dagli incendi
La presenza di Antoci è di alto valore simbolico sia perché allo stesso è stato conferito il Premio Continentale per l’Ambiente, per la prima volta nella storia assegnato ad un italiano, che per le sue forti prese di posizioni contro le infiltrazioni mafiose, attività per la quale ha subìto un gravissimo attentato da cui è uscito illeso grazie all’intervento degli uomini della scorta e del Vice Questore Daniele Manganaro.
Sulla vicenda degli incendi, Antoci è stato negli ultimi mesi in prima linea, chiedendo ed ottenendo l’intervento del Reparto Speciale dei Carabinieri “Cacciatori di Sicilia” che hanno contribuito fortemente al controllo e presidio del territorio.
La manifestazione di giorno 25, organizzata per dire basta ai roghi in Sicilia, prevede due grandi appuntamenti, alla Riserva dello Zingaro e all’Oasi del Simeto, luoghi simbolo dello scempio ambientale causato dagli incendi. WWF, Legambiente Sicilia, Federparchi e tante altre associazioni e cittadini si uniranno dunque per dire un forte NO ai criminali ambientali e per porre fine a questo clima di illegalità.
La marcia attraverserà tutta la Riserva con due cortei che partiranno rispettivamente dai due ingressi. I due gruppi si uniranno davanti al Museo Naturalistico riprendendo la gloriosa marcia del maggio 1980, determinante per la creazione della Riserva stessa.
“Sarò presente alla manifestazione – dichiara Antoci – per testimoniare l’impegno di Federparchi e mio personale in una vicenda, quella degli incendi, che sta diventando sempre di più una vera calamità per la Sicilia e per il paese. Non possiamo più tollerare – prosegue Antoci – che questa gentaglia continui a bruciare il futuro nostro e dei nostri figli. La reazione dello Stato e della società civile sarà forte e decisa e dalla Riserva dello Zingaro si leverà un grido di sdegno e di allarme: “Adesso bruciate anche noi!” – conclude Antoci.