Reggio Calabria, Pizzimenti (FI): “Falcomatà sedotto e abbandonato”

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Finalmente dopo quasi tre anni dal suo insediamento, sembra che il sindaco Falcomatà si sia liberato del padrone Renzi, e che in estremo ritardo, possa iniziare a lavorare per Reggio Calabria, visto che i sogni di gloria di una poltrona accanto al Segretario nazionale del PD sono svaniti”. E’ quanto afferma in una nota il Capogruppo di Forza Italia a Palazzo San Giorgio Antonio Pizzimenti. 

E’ stata proprio questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso- continua Pizzimenti–  quel tanto sognato posto nella segreteria nazionale del Partito Democratico che ormai sentiva in tasca, ma che beffardamente il suo ex amico Matteo, ha voluto dare all’assessore della sua stessa giunta più apprezzato in città, Angela Marcianò, proprio perché si è reso conto delle qualità della giovane donna al cospetto del giovane e inesperto sindaco che ormai ha dilapidato quel consenso che lo aveva portato a vincere le consultazioni elettorali del 2014. 

“Eppure Falcomatà- dichiara il Capogruppo– aveva fatto di tutto per assecondare il segretario nazionale del PD, nessuna protesta per il declassamento dell’agenzia dei beni confiscati, o per la grave vicenda dell’Aeroporto dello Stretto che rischia di chiudere battenti, isolando un intero territorio, nemmeno una parola sugli sbarchi dei migranti sempre più numerosi in riva allo Stretto, o quando attuava politiche vessatorie nei confronti della nostra città e dell’intera area metropolitana. Risulta evidente, a questo punto, come le numerose visite romane non erano finalizzate agli interessi di Reggio e dei Reggini, visto che non è riuscito nemmeno a stimolare il governo a velocizzare l’iter per la firma della rimodulazione del “Decreto Reggio” con conseguente stasi delle opere interessate, stessa storia per i “Patti per il sud”, e per l’accreditamento delle somme per il Progetto “Obiettivo Occupazione”, ma avevano soltanto finalità personali di carriera politica”.

 “Si concentri adesso sulle esigenze e sui problemi della cittàconclude il capogruppo forzista– che versa in un totale stato di degrado e abbandono, le imprese stanno morendo, l’economia sprofonda e i cittadini sono totalmente sfiduciati, nessuna risposta in termini di sicurezza e decoro urbano, periferie abbandonate, ma soprattutto cerchi di risolvere il problema della crisi idrica, dove un bene prezioso come l’acqua è ormai un miraggio nelle case di quasi tutte le zone della città, periferie comprese“.

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