Messina: oggi la cerimonia del 165° Anniversario della Fondazione della Polizia [GALLERY e INTERVISTE]

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Stamane al Teatro Vittorio Emanuele di Messina le celebrazioni del 165° Anniversario della Fondazione della Polizia

La Questura di Messina ha celebrato stamani, presso il teatro Vittorio Emanuele, il 165° Anniversario della Fondazione della Polizia.

Una circostanza resa speciale dall’orchestra e dal coro del Conservatorio Corelli, presieduto dal dott. Giuseppe Ministeri, diretti dai maestri Santi Cardullo e Michele Amoroso, con cui Funzionari tutti e rappresentanze del personale della Questura, dei Commissariati sezionali e distaccati e delle Specialità, alla presenza della sezione ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) e dei familiari dei poliziotti Vittime del Dovere, hanno ricordato la Fondazione della Polizia e i valori che da sempre la contraddistinguono. Valori ben riassunti dallo slogan “esserci sempre”, leitmotiv di tutta la cerimonia.

La cerimonia è stata anticipata da un momento solenne, all’interno della caserma Nicola Calipari, dedicato ai caduti della Polizia di Stato ai quali il Questore Giuseppe Cucchiara ha reso gli onori con la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti.

La cerimonia ha avuto quindi inizio a teatro dove il Questore è stato accolto da un picchetto di 27 unità, composto da ispettori, sovrintendenti, assistenti ed agenti appartenenti alla Questura ed alle specialità della Polizia di Stato: Stradale, Postale e delle Comunicazioni, Frontiera Marittima, Ferroviaria ed Autocentro al comando di un funzionario.

Alla presenza delle autorità intervenute, si è poi data lettura ai messaggi inviati dalle massime autorità dello Stato e a seguire ha preso la parola il Questore di Messina.  Nel suo discorso il Questore ha fatto riferimento alla complessiva azione di contrasto portata avanti dall’ufficio che dirige: ” Faccio riferimento, per cominciare, alla complessa attività svolta dall’Ufficio di Gabinetto impegnato nella difficile pianificazione dell’ordine pubblico in città ed in provincia e delle sue multiformi sfaccettature; faccio riferimento all’impegno del personale della Divisione Anticrimine della Questura, interfaccia diretto del Questore per l’attività legata all’adozione delle Misure di Prevenzione Personali, prima fra tutte l’Ammonimento per Atti Persecutori.”

Ma nel presentare la mia relazione– ha aggiunto il Questore- non posso fare a meno di rendere conto di alcune considerazioni che scaturiscono proprio dalla lettura di alcuni dei fatti di cronaca dei quali siamo stati protagonisti. E lo faccio partendo da un dato: ammonimenti del Questore ex L. 119/2013 (violenza domestica): anno 2016, ammonimenti 9; anno 2017, ammonimenti 36 ! Spesso, purtroppo molto più spesso che in passato, siamo stati infatti costretti ad intervenire in casi di violenza su donne: fratture, lesioni, violenza sessuale, maltrattamenti, stalking …. “Ti ammazzo … tu non te ne vai…” oppure “Picchia la compagna e le frattura il naso …” o, ancora “Violenza fra le mura domestiche”, “Lesioni e maltrattamenti in famiglia” …. sono solo alcuni, una piccolissima parte, dei titoli delle comunicazioni alla stampa con cui in questi mesi abbiamo dato notizia dell’arresto di uomini violenti. Quasi sempre all’interno di rapporti di coppia, di ogni età e di ogni fascia sociale”.

“La Polizia di Stato– conclude- è protagonista di importanti campagne di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere e della violenza sulle donne, sintetizzate dall’hashtag #questononèamore e la Questura di Messina è impegnata in prima persona nell’attività di prevenzione e di repressione di questo drammatico fenomeno attraverso il lavoro di sezioni specializzate all’interno delle quali opera personale opportunamente formato. Ma è un fenomeno che non possiamo contrastare da soli, è una battaglia che deve vedere unita e coesa tutta la società civile o almeno tutta la società di un paese che si vuol credere civile. Io, per la parte mia, non mi stancherò mai di invitare accoratamente sempre tutte le donne vittime di abuso a “denunciare”. Denunciare, denunciare e denunciare.

La premiazione dei poliziotti particolarmente distintisi in operazioni di polizia è stata intervallata da tre momenti dedicati a tematiche cui la Polizia di Stato è particolarmente attenta e sensibile.

Il primo ha avuto come protagonista la donna vittima di violenza per la quale la Polizia porta avanti la campagna di sensibilizzazione #questononèamore e collabora con associazioni antiviolenza cittadine come il Cedav, rappresentato dalla presidente avv. Carmen Currò, oggi presente.

Accompagnata alla chitarra da Emanuele Barillaro, l’ideatrice della campagna “Postoccupato”, Maria Andaloro, ha letto un brano estratto dal testo di Diego Cugia dal titolo “Donne in rinascita” e ricordato le donne vittime di femminicidio. Quest’anno, la Questura di Messina ha voluto che “postooccupato” fosse in memoria di Omayma, mediatrice culturale presso l’ufficio immigrazione, assassinata il 04 settembre del 2015 dal marito.

Un secondo brano, dedicato stavolta al tema dell’immigrazione e tratto dal laboratorio teatrale “Nostra signora libertà diretto dall’attore e regista Angelo Campolo per la compagnia “Daf – Teatro dell’esatta fantasia” in collaborazione con la “Caritas diocesana” di Messina, è stato letto da Michele Falica e Billo, dietro la regia di Simone Corso.

Terzo e ultimo brano, tratto dall’Amleto di Shakespeare, quello dedicato al contrasto del bullismo. A leggere Francesco Foti, uno degli attori della compagnia teatrale “Volerevolare”, diretta da Giovanna Manetto e nata all’interno dell’associazione “Il volto e la maschera” presieduta dal dott. Claudio Diveto.

Sul palco, quali testimonial d’eccellenza, la squadra di pallanuoto Waterpolo Messina, accompagnata dal Presidente Felice Genovese e capitanata da Federica Radicchi, medaglia Olimpica Argento a Rio 2016.

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