Reggio Calabria, riunione a Palazzo San Giorgio sull’approvazione del contratto decentrato del 2015

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Presso Palazzo San Giorgio, in Reggio Calabria, giorno 8 del corrente mese, alle ore 15,00, ha avuto luogo  un incontro di Delegazione Trattante, il cui oggetto prevedeva l’approvazione del contratto decentrato annualità 2015. Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato le OO.SS. e la RSU, “sono emerse – scrivono i sindacati- significative discordanze, scaturite, esclusivamente, dall’esiguità delle somme destinate alla produttività per l’anno 2015. Le opposte posizioni in campo vedevano da una parte,  i sindacati protesi a ottenere un incremento del Fondo,  dall’altra la Parte Pubblica nel tentativo di salvare se stessa a scapito dei dipendenti. Il braccio di ferro si è rivelato preclusivo ai fini della sottoscrizione del contratto. Va precisato, a onor del vero, che per gli anni 2011-12-13 e 14, i dipendenti hanno subito obtorto collo il cd. atto unilaterale, che non rispecchia, di certo, le aspettative degli stessi, in quanto lontano da canoni di equità e adeguatezza. A beneficio di chi legge, giova rammentare, quindi, che i dipendenti del Comune di RC, da cinque anni, attendono invano la chiusura del contratto decentrato integrativo, per vedere riconosciuta, tra l’altro, anche la “produttività”, termine al quale la delegazione di Parte Pubblica sembra non attribuire alcuna importanza,  a dispetto del valore preponderante che esso riveste nell’ambito lavorativo sia pubblico che privato. Infatti –proseguono– proprio per rimpinguare detta voce del salario accessorio, questa Organizzazione Sindacale ha chiesto all’Amministrazione Comunale, con nota del 20 luglio u.s., l’incremento del Fondo del salario accessorio 2015, proponendo l’impiego, in quote percentuali, dei risparmi realizzati con l’adozione dei Piani di Razionalizzazione, ai quali prioritariamente hanno contribuito tutti i dipendenti, risparmi che per l’anno 2014 ammontano a  ca. € 5.500.000,00. Orbene, di questi risparmi, che oggi rappresentano la via maestra per dare una boccata di ossigeno e ridare un senso alla contrattazione decentrata, non è stato destinato neanche un centesimo, sebbene nelle fasi interlocutorie, durate quasi un anno, siano emersi concreti segnali di apertura. Il perché di questa inversione di rotta, che ha stupito non poco le Parti sindacali resta, ad oggi, incomprensibile, quello che invece risulta chiaro, per riconquistare il terreno perduto sul piano del negoziato sindacale, è che occorre avviare, con immediatezza, ogni possibile iniziativa per sensibilizzare i dipendenti attraverso un‘assemblea del Personale, all’uopo indetta, che si terrà nella terza decade del mese corrente. Infine, sorge spontaneo pensare, soprattutto facendo un parallelo con altre realtà locali,  laddove il Capo dell’Amministrazione ha a cuore le sorti e la crescita professionale ed economica dei propri dipendenti che   in questa città il Primo Cittadino sia interamente assorbito da altre problematiche, altrimenti, visto il conflitto instauratosi tra la Parte Pubblica e le OO.SS., dovrebbe quantomeno riconsiderare la designazione dei componenti della Delegazione di Parte Pubblica”, concludono.

 

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