Messina, Reset sul Ponte sullo Stretto

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“Esistono solo due modi per rispondere all’annuncio con il quale Matteo Renzi rilancia la realizzazione del Ponte sullo Stretto. La prima, facilissima logica e nell’interesse dei Messinesi, porterebbe ad “inchiodare” il Premier  chiedendo immediatamente garanzie finanziarie e politiche affinché gli 8,5 miliardi di euro, necessari per la costruzione dell’infrastruttura, esistano (e noi sappiamo che 6 miliardi esistono e sono i fondi europei che l’Italia non spende e restituisce a Bruxelles) che siano vincolati ed utilizzati sul nostro territorio e che consentano alla Città di ripartire dotandosi di un nuovo volto. La seconda, irresponsabile populista demagogica e benaltrista, è quella che purtroppo si è già concretizzata.  Per l’ennesima volta Accorinti dimostra di non avere compreso che oggi rappresenta tutti i Messinesi e che non può assumere posizioni nette e contrarie al Ponte senza tenere in alcuna considerazione cosa ne pensa la Città.  Anche noi abbiamo dubbi sulle reali intenzioni di Renzi ma una comunità esausta e moribonda come la nostra non può liquidare una questione così importante con la stessa superficialità ed inadeguatezza con la quale da tre anni Messina viene (o meglio non viene) amministrata. Un Sindaco responsabile,  prima di attaccare pesantemente e con termini da osteria il Premier, avrebbe dovuto valutare insieme ai cittadini (dal basso per usare un termine caro ad alcuni) cosa dire e fare. Invece ed ancora una volta Accorinti se ne infischia degli interessi dei Messinesi e fa prevalere le proprie convinzioni personali solo per avere rilevanza mediatica e flirtare con i 5 Stelle, dopo i tentativi andati a vuoto di avvicinarsi al PD. Insomma il “nuovo che avanza”! Sentire poi proprio il Sindaco parlare di demagogia chiedendo in luogo del Ponte altre cose ci lascia basiti. Cosa ha fatto in questi anni questa amministrazione per realizzare, per avviare o salvaguardare, anche solo una sola delle cose che oggi reclama a gran voce? Dopo oltre tre anni sappiamo per esperienza che purtroppo saremo costretti ad ascoltare le esternazioni del Sindaco (non certo quelle della città) in tutti i talk show nazionali. Sappiamo che dire No, occuparsi di altro anziché amministrare e promuovere se stesso rappresentano la cifra di questa, interminabile e devastante, esperienza amministrativa.   Esiste però un limite evidente che divide gli slogan dai fatti e, per quanto ci riguarda, questo vale sia per Accorinti che per Renzi. È ora di voltare pagina e di cogliere questa grande sfida.  Si rimetta subito in moto la macchina e, invece di continuare a parlarne, il Ponte, con tutte le opere connesse e compensative, si faccia“, scrive in una nota Alessadro Tinaglia, rappresentante di Reset.

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