‘Ndrangheta, il Pm Luberto: “l’usura sono i Bot della criminalità organizzata”

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“L’usura sono i Bot della criminalita’ organizzata”. Cosi’ il procuratore aggiunto di Catanzaro Vincenzo Luberto ha spiegato l’importanza dell’operazione “Laqueo” che ha portato all’arresto di 14 persone, tra le quali il calciatore Francesco Modesto. “I personaggi coinvolti nell’inchiesta – ha aggiunto – dimostrano come la ‘ndrangheta gestisca in prima persona il mercato dell’usura”. Una presenza affatto celata agli imprenditori vittime che venivano intimorite spiegando che i soldi prestati venivano direttamente dalla “bacinella” della cosca, la somma comune usata per le spese dei clan. “L’usura – ha aggiunto il procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri – e’ una piaga che blocca l’economia del territorio ed e’ un fenomeno strettamente collegato alla criminalita’ organizzata. Siamo attenti e sensibili al tema e speriamo di poterlo contrastare sempre piu’ efficacemente con il previsto rafforzamento dell’organico della Procura”. Mentre Bombardieri afferma: “è importante il ruolo della societa’ civile che deve stare accanto a chi denuncia. Piu’ che le minacce e’ l’isolamento a portare i testimoni di giustizia fuori dalla Calabria. E’ successo che negozi che erano pieni di clienti si svuotavano dopo le denunce del commerciante, in passato chi si e’ ribellato al potere dei clan e’ stato isolato“. Luberto si e’ rivolto agli imprenditori vittime delle cosche: “Denunciare conviene anche economicamente, per le vittime si garantisce l’accesso a fondi anti usura. Non ci sono ragioni per indugiare nella denuncia”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il capitano del Ros Giovanni Migliavacca. “L’attivita’ investigativa – ha spiegato – ha consentito di svelare come gli imprenditori sotto usura fossero vittime anche di estorsioni, costretti a effettuare lavori gratuitamente, a far lavorare ditte segnalate dai clan o addirittura assumere personaggi dell’organizzazione criminale”.

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