Siria: jihadista dell’Isis ha giustiziato a Raqqa la propria madre

StrettoWeb

Un combattente dello Stato islamico (Isis) ha giustiziato la propria madre a Raqqa, in Siria, dopo averla denunciata ai jihadisti perchè lo aveva “incitato ad abbandonare lo Stato islamico”. E’ quanto hanno riferito gli attivisti siriani di Raqqa is Being Slaughtered Silently (Raqqa è massacrata nel silenzio, ndr), precisando che l’esecuzione è avvenuta in pubblico, nei pressi dell’edificio postale della città, oggi roccaforte dell’Isis, dove la donna lavorava.

Ali Saqr al-Qasem, 20 anni, ha usato un fucile d’assalto per uccidente la madre Lena, 45 anni, riconosciuta colpevole di apostasia, secondo quanto riportato anche dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Temendo per la propria sicurezza, il 20enne avrebbe accusato la madre di aver cercato di convincerlo ad abbandonare l’Isis e a fuggire insieme a lei dalla Siria, sostenendo che “la coalizione ucciderà tutti gli esponenti dell’organizzazione”.

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