Messina, la Cisl contro Accorinti: il sindaco bocciato da Fit e Fp

StrettoWeb

Sugli stipendi a MessinAmbiente e sulla chiusura di Casa Serena il sindacato di viale Europa non fa sconti all’Amministrazione: il giudizio è estremamente negativo

«Non è una vittoria». Il segretario provinciale della Fit Cisl di Messina, Manuela Mistretta, non accenna a trionfalismi sulla vicenda Messinambiente dove i lavoratori hanno ricevuto le spettanze del mese di dicembre. «È un continuo stillicidio – afferma la Mistretta – si potrà parlare di vittoria solo quando i lavoratori otterranno, ogni mese, quanto spetta loro di diritto per il lavoro che effettuano. Non si può elemosinare un diritto e dalla prossima settimana i lavoratori avranno maturato anche lo stipendio di gennaio».

Lo stesso registro critico è stato usato da Calogero Emanuele e Bruno Zecchetto, segretari generali della Cisl Funzione Pubblica e della Fnp Cisl di Messina, pronti ad additare l’assessore ai servizi sociali Nina Santisi per la scelta compiuta sul futuro di Casa Serena. “Sono come quelli che c’erano prima“, affermano i due evidenziando la contraddizione in termini di una classe politica che prima pensa a salvare l’istituto e poi pensa di smantellarlo dall’oggi al domani. «Le condizioni di Cag, asili nido, trasporto disabili e servizi di assistenza domiciliare anziani e disabili obbligano ad aprire quel famoso tavolo di confronto annunciato e mai istituito. L’assessore Santisi – attaccano i sindacalisti – si ostina a tenere in piedi un sistema di gestione che procura solo disservizi, precarietà e sperpero di risorse che, programmate in maniera oculata, potrebbero consentire una copertura migliore a livello quantitativo e qualitativo».

Una stoccata Emanuele la riserva infine  sull’incontro avvenuto con la Consulta Comunale delle Organizzazioni Sociali. «Certamente è proficuo un confronto con la Consulta – sottolinea l’esponente della Fp – ma non comprendiamo perché l’assessore, sin dal suo insediamento, al di fuori di un incontro di saluto, non abbia mai accettato alcun confronto con i sindacati della Funzione Pubblica. Purtroppo, si continua sulla strada della precarietà e dell’emergenza, assistendo a ritardi nei pagamenti ai lavoratori, ad affidamenti frastagliati e ad un sistema che non risponde alle esigenze del territorio e dei cittadini».

Condividi