Reggio, stele a Giovanni Pascoli: la Soprintendenza diffida le ragazze per pulirla hanno peggiorato le cose

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Reggio, dura nota della Soprintendenza dopo l’episodio dei giorni scorsi sul Lungomare

A seguito degli eventi accorsi sulla stele dedicata a Giovanni Pascoli, ubicata presso il Lungomare Italo Falcomatà di Reggio Calabria, “è doveroso da parte della Soprintendenza fare chiarezza su quali siano le modalità corrette e legali da seguire. 
Lo sfregio procurato da ignoti sul monumento è stato rimosso da parte di due ragazze che hanno male interpretato lo spirito d’ impegno, di attenzione e di cura nei confronti dei Beni Culturali al quale tutti i cittadini sono chiamati, assieme alle istituzioni deputate alla Tutela dei Beni Culturali“.

Il restauro delle opere d’interesse storico artistico e culturale deve essere inderogabilmente affidato a personale specializzato, qualificato e riconosciuto da parte della Soprintendenza che ne approva il progetto e ne segue l’esecuzione dei lavori. Questo iter è necessario per la salvaguardia del bene stesso, per la sua corretta conservazione.
L’Opera affidata a mani inesperte e non competenti corre il grave rischio di essere ulteriormente deturpata. Nel caso specifico l’intervento effettuato impropriamente, utilizzando materiali e metodi inadatti ha procurato ulteriori danni al monumento stesso, lasciando sedimenti e macchie sulla superficie ed aggredendo la patina superficiale. 
La stele era stata recentemente restaurata dalla Dott.ssa Anna Arcudi, reggina, seguendo i principi del minimo intervento che il restauro conservativo richiede nel rispetto delle caratteristiche materiali e storiche dell’opera.
Si diffidano, pertanto, altri interventi di questo genere che oltre ad essere dannosi per le opere costituiscono un reato e sono oggetto di autorizzazione preventiva“.

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