Reggio, domani il consiglio comunale è chiamato alla ricapitalizzazione dell’ATAM: passo strategico per il rilancio dell’azienda

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Reggio, domani a Palazzo San Giorgio un consiglio comunale molto importante per il salvataggio e il rilancio dell’ATAM

Il Consiglio Comunale di Reggio Calabria è chiamato ad una presa di posizione di grande responsabilità nella giornata di domani, martedì 7 luglio alle ore 10:30, quando si riunirà in “sessione straordinaria ed urgente” nella sala adunanze di Palazzo San Giorgio per procedere alla discussione dell’unico punto all’ordine del giorno: “Modifica art. 6 dello Statuto Società ATAM spa e ricapitalizzazione“. Un provvedimento che il consiglio comunale dovrebbe avallare senza polemiche ed all’unanimità, per garantire la sopravvivenza e il rilancio dell’Azienda Trasporti per l’Area Metropolitana, con la ricapitalizzazione di circa 7,5 milioni di euro, la somma necessaria a scongiurare il fallimento e garantire un futuro.

Una seduta che ricorda quella del 26 luglio 2007 quando il consiglio comunale si ritrovava unito proprio sull’Atam chiedendo all’unanimità alla Regione i crediti pregressi per anni negati dalle varie amministrazioni Regionali, che già nel decennio a cavallo tra anni ’80 e ’90 avevano chiuso tutti i rubinetti nei confronti dell’azienda del trasporto metropolitano reggino. In quel consiglio comunale sedevano, tra gli altri, autorevoli esponenti dell’attuale amministrazione comunale: allora erano all’opposizione (Demetrio Delfino, Nino Zimbalatti, Mimmo Martino), e votavano senza esitazioni, anzi con pieno sostegno, la richiesta del Comune guidato da Scopelliti, dopo un dibattito sereno e costruttivo. Non abbiamo alcun dubbio sul fatto che domani in aula accada la stessa cosa, nonostante le parti politiche siano invertite. L’interesse della città è più importante delle divisioni di natura partitica. Da quel momento, poi, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. In più occasioni, già nel 2005 quindi in tempi non sospetti, l’allora amministratore unico dell’ATAM Demetrio Arena e il direttore Vincenzo Filardo scrivevano, documentavano e dichiaravano che “senza il riconoscimento dei crediti dovuti, l’Atam inevitabilmente andrà incontro al fallimento“.

Adesso, grazie in modo particolare all’operato della Regione Calabria nello scorso autunno proprio negli ultimi mesi della precedente legislatura a conclusione di una procedura durata circa due anni, sono stati riconosciuti i fondi (10,8 milioni di euro, tra cui gran parte degli arretrati degli scorsi decenni) cui l’ATAM aveva diritto. A giugno è arrivata la firma del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Delrio e il successivo ok del Ministro dell’Economia e delle Finanze Padoan, un impegno trasversale quindi che negli anni ha consentito all’azienda quelle mosse fondamentali per evitare il baratro toccato a decine di altre aziende dei trasporti metropolitani, a partire dalla vicina ATM di Messina, fallita e disastrata. E mentre il ministro Lupi parlava delle aziende del trasporto pubblico “praticamente tutte decotte“, Reggio negli scorsi anni ammodernava il proprio parco autobus, migliorava il servizio con nuove strutture e risultati più efficienti ed oggi vede riconosciuta non solo la sopravvivenza ma anche la possibilità di rilancio. Una luce nel buio di una città che ha disperato bisogno di messaggi positivi per ripartire. Ritrovare identità ed appartenenza in consiglio comunale oltre ogni divisione politica, potrebbe essere una base non indifferente per un futuro più sereno.

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