L’attività illecita consisteva nel procacciare contratti di trasporto e di smaltimento rifiuti offrendo, ai centri di stoccaggio, prezzi “stracciati” per il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti
In particolare, DEL GROSSO Pasquale ha rivestito il ruolo di figura apicale all’interno di una associazione a delinquere dedita al traffico illecito e allo smaltimento di rifiuti. L’attività illecita, infatti, consisteva nel procacciare contratti di trasporto e di smaltimento rifiuti offrendo, ai centri di stoccaggio, prezzi “stracciati” per il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, i quali venivano poi depositati direttamente presso ex cave o aree protette oppure venivano “sepolti ” presso terreni di compiacenti proprietari.
L’ipotesi formulata dalla DIA, accolta dal Tribunale di Foggia, è che il suo patrimonio, sproporzionato rispetto all’entrate lecite dell’intero nucleo familiare, attualmente detenuto dagli eredi, sia riconducibile a proventi delle attività delittuose, secondo le previsioni del Codice Antimafia.