Chiusa l’indagine nei confronti dell’ex maresciallo dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro

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Il sostituto procuratore di Vibo Valentia Santi Cutroneo ha chiuso l’indagine nei confronti dell’ex maresciallo dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro accusato di omissione d’atti d’ufficio in relazione a querele non trasmesse all’autorita’ giudiziaria e al mancato invio di armi sequestrate alla distruzione e conservate, di fatto, in una stanza della caserma dei carabinieri di Sant’Onofrio, che il sottufficiale dirigeva, e della quale era il solo ad avere la chiave. Cannizzaro, radiato dall’Arma, secondo l’accusa non avrebbe comunicato all’autorita’ giudiziaria 116 denunce-querele impedendo ai magistrati di venire a conoscenza delle notizie di reato e di impartire eventuali delega d’indagine finalizzata a raccogliere elementi di prova. L’ex sottufficiale avrebbe anche omesso la comunicazione delle armi sequestrate e di cuie era stata gia’ ordinata la distruzione da parte dell’autorita’ giudiziaria. L’ex sottufficiale e’ attualmente imputato per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta “Romanzo criminale” sul clan di ‘ndrangheta Patania di Stefanaconi del quale, secondo la Dda di Catanzaro, avrebbe agevolato l’ascesa.

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