“Se dalle indagini emergesse che l’obiettivo dell’intimidazione risiede proprio nell’attività intrapresa da Libera nelle terre confiscate a Palizzi ciò sarebbe doppiamente grave. In gioco, ci sarebbero infatti interessi economici che muovono i fili di un disegno preciso intrapreso dalla criminalità organizzata: destabilizzare il lavoro portato avanti con dedizione dai lavoratori e dai soci della cooperativa Terre Grecaniche che produce lavoro pulito e a forte impatto sociale”.
“La CGIL e lo SPI CGIL, da sempre contro le Mafie, hanno intrapreso – da tempo in collaborazione con Arci e Libera – in Calabria e nella provincia di Reggio Calabria un percorso di legalità e sviluppo culturale che, nella provincia reggina, si è tradotto nei Campi della Legalità. Un progetto importante – aggiungono le Segreterie – che è indirizzato ai giovani provenienti da tutta Italia i quali, ogni estate, giungono nel territorio calabrese per conoscerne gli aspetti positivi e negativi e per imparare a capire le dinamiche della ‘ndrangheta. Un progetto davvero di forte valenza socio-economica e culturale e che come Cgil portiamo avanti convintamente al fianco di Libera”. “Proprio per questo, continueremo a lottare, insieme. Non arretreremo di un millimetro lungo la strada intrapresa verso il cambiamento”. “In attesa che le forze dell’ordine individuino i responsabili di questo vile gesto – concludono – sottolineiamo la nostra vicinanza e solidarietà a Mimmo e Libera”.