Da Berlusconi, Scopelliti e Arena a Renzi, Oliverio e Falcomatà: adesso è tutto nelle mani del Pd

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Adesso è tutto nelle mani della sinistra, e del Pd che stavolta ha fatto En plein. Per la prima volta nella storia della seconda Repubblica, la sinistra governa contemporaneamente l’Italia, la Regione Calabria e il comune di Reggio. Il “2014” verrà ricordato come l’anno della storica “svolta rossa”, iniziata con La nomina di Renzi al governo il 22 febbraio dopo l’addio di Letta, e proseguita con l’elezione prima di Giuseppe Falcomatà a Sindaco di Reggio Calabria il 27 ottobre con il 61% dei voti e infine, oggi, con l’elezione ancor più plebiscitaria (61,4%) di Mario Oliverio a governatore della Regione Calabria. Da BerlusconiScopellitiArena, che tra 2010 e 2011 governavano rispettivamente l’Italia, la Calabria e Reggio, e ancora prima tra 2002 e 2005 quando la “terna” azzurra era composta rispettivamente da Berlusconi a Roma, Chiaravalloti alla Regione Calabria e Scopelliti al comune di Reggio, adesso siamo arrivati a RenziOliverioFalcomatà. Non era mai successo prima che contemporaneamente sia Reggio che la Calabria e il parlamento fossero guidati dalla sinistra: durante il governo Prodi (2006-2008), infatti, alla Regione Calabria c’era Loiero ma al comune di Reggio il Sindaco era Scopelliti. In precedenza, tra 1996 e 2000 a Reggio il sindaco era Italo Falcomatà e a Palazzo Chigi al governo si alternavano i vari Prodi, D’Alema e Amato, tutti di sinistra, ma alla Regione c’era Giuseppe Nisticò del centro/destra.

Un esame importante inizia oggi per il Partito Democratico e il centro/sinistra, che non solo avrà il compito di governare i territori ma non potrà rincorrere l’alibi delle “amministrazioni avverse”. Insomma, non ci sono scuse. I prossimi 5 anni saranno un banco di prova più unico che raro per la sinistra italiana e soprattutto calabrese, che ha ritrovato il successo alle urne dopo molto tempo e adesso deve avere la bravura di non disperdere questo patrimonio di consenso così significativo. Ci riuscirà?

Oggi, nelle mani del Pd, c’è molto di più. C’è anche il destino dell’Italia, della Regione Calabria e della Città di Reggio.

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