Partendo dal Documento di Orientamento Strategico approvato ad aprile, il nuovo Programma Operativo dunque, raccoglierà spunti e idee che arriveranno dal territorio, attraverso il filtro del partenariato ma non solo. “Potevamo scrivere il Por nel chiuso dei dipartimenti, affidando a consulenti il compito di consegnarci un lavoro pronto e ben infiocchettato. Ma noi abbiamo scelto un’altra strada, per alcuni aspetti rivoluzionaria – ha proseguito Mancini – perché vogliamo che il prossimo Programma sia soprattutto operativo e che contenga ciò che realmente serve alla Calabria”. Tre i grandi interlocutori di questo percorso di condivisione: le università, le aree urbane, le aree interne e il sistema produttivo.
Le università: “La dotazione delle risorse del Por Fesr ha come beneficiari gli ambiti che riguardano ricerca e innovazione – ha spiegato l’assessore – per questo motivo chiediamo alle università di sentirsi protagoniste è di scrivere insieme a noi il Programma Operativo”. A questo proposito Mancini ha annunciato la convocazione, entro giugno, degli Stati Generali di istruzione, innovazione e ricerca in cui verranno coinvolte le tre università calabresi.
I sindaci delle aree urbane: “Ai sindaci delle aree urbane vogliamo offrire un’opportunità in più. Non solo quella di indicare le priorità, ma anche quella di gestire direttamente le risorse per realizzarle. A loro chiediamo di essere elementi gestori delle risorse comunitarie del prossimo settennio – ha aggiunto Mancini – di essere nostri interlocutori e di fornirci idee e proposte per disegnare insieme città più smart. Insieme potremo fare tanto e bene”.
Le aree interne: “Attraverso i Pisl molto è stato fatto per dare centralità a territori che rischiavamo l’isolamento – ha aggiunto l’assessore – vogliamo proseguire su questa strada e trasportare nella nuova programmazione queste scelte risultate vincenti, con nuovi spunti e nuove idee. Ad iniziare da una nuova politica per il contrasto al dissesto idrogeologico”.
I sistemi produttivi: Le risorse comunitarie che arriveranno in Calabria nel settennio 2014-2020 rappresentano un’enorme opportunità per l’economia calabrese. “È per questo – ha aggiunto Mancini – che gli imprenditori devono essere nostri interlocutori in questa fase di scrittura del nuovo Programma Operativo, è con loro che vogliamo individuare le direttrici che dovranno essere seguite per il rilancio dei sistemi produttivi”.
Il logo del por calabria fesr 2014-2020: La Regione si apre al territorio e alle forze sociali ed economiche a cui chiede di svolgere un ruolo attivo nella definizione del nuovo Por. “Tutti dobbiamo sentirci responsabili di questa grande sfida per il futuro della Calabria” ha ribadito Mancini. Condividere dunque è la parola chiave nel percorso che porterà alla scrittura del Programma Operativo, a partire dalla definizione del logo “che sarà scelto – ha anticipato l’assessore – con un concorso di idee rivolto agli studenti dei licei artistici della Calabria”.
Un por “open data”: Condivisione dei simboli ma soprattutto della sostanza, ha sottolineato l’assessore. “Faremo in modo che ogni documento che arriva a definizione – ha detto – sia messo a disposizione di tutti i calabresi e che a loro sia data la possibilità di esprimere un parere, un’idea o una critica rispetto a scelte che riguardano il futuro della nostra regione”.
Tempi certi: “Per ogni nuova opera pubblica e per ogni nuovo servizio che inseriremo nel Por prevederemo una esplicita tempistica dei tempi di realizzazione e insieme faremo in modo chesiano chiare le responsabilità del procedimento” ha ribadito l’Assessore “Immagino un timer che indichi giorni ore e minuti che indichino a tutti i calabresi e a tutti coloro che si collegheranno con il nostro sito per la realizzazione degli interventi previsti”. “Ci aspetta un lavoro importante, corale, condiviso, che veda tutti i calabresi convinti e consapevoli delle scelte che saranno fondamentali per il futuro della regione. Ci sono risposte importanti da dare ai calabresi, in particolare riguardo a occupazione e sviluppo economico, e molto possiamo fare utilizzando al meglio le risorse che l’Europa ci offre. Non perderemo un solo giorno – ha aggiunto Mancini – andremo avanti fino in fondo per far cogliere alla Calabria questa grande occasione”. Si entra dunque nella fase operativa della scrittura del Por Fesr 2014-2020, guardando a un cronoprogramma che impone ritmo e metodo. Dal 3 al 7 giugno, è stato anticipato questa mattina, si riuniranno i tavoli tecnici sugli obiettivi tematici ma sono in fase di calendarizzazione una serie di incontri con le forze istituzionali e sociali del territorio. “Non sono ammessi tentennamenti, incertezze o passi lenti – è il monito di Mancini – dobbiamo coltivare l’ambizione di lavorare bene per la Calabria e di permettere ai calabresi di guardare al futuro con fiducia”.
Regione Calabria, Mancini ha illustrato le linee di azione del nuovo Por
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