Appello del centro/destra a Letta: “la Concordia sia smantellata nel porto di Gioia Tauro”

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Un appello firmato da 15 europarlamentari italiani del centrodestra (Fi, Ncd e Popolari per l’Europa) e’ stato consegnato stamani ad Enrico Letta durante l’incontro al Parlamento europeo “perche’ il Governo eserciti ogni pressione e svolga opportuna azione perche’ il disarmo della Costa Concordia siano effettuate nel porto di Gioia Tauro“. Nell’appello si prende spunto dalla vicenda del trasbordo delle armi chimiche siriane che avverra’ a nel porto calabrese. Lo smantellamento della nave naufragata al Giglio “impiegherebbe trecento nuovi occupati” con “almeno due anni di lavoro e un valore delle operazioni complessive di 500 milioni di euro“. “In questo modo – affermano i parlamentari – il Governo dimostrerebbe seria e concreta attenzione all’occupazione del Mezzogiorno e alle potenzialita’ della portualita’ meridionali, potenzialita’ che non possono essere ricordate solo quando c’e’ da localizzare operazioni delicate rifiutate da altri porti“. Secondo Sergio Silvestris (Fi), il premier “ha nuovamente invitato il porto di Gioia Tauro a candidarsi per il disarmo della Costa Concordia apprezzando e condividendo il senso dell’appello che gli abbiamo rivolto“. Tra gli altri firmatari, il capogruppo Fi Raffaele Baldassarre, la vicepresidente del Parlamento Ue Roberta Angelilli (Ncd) e la presidente della Commissione industria Amalia Sartori (Fi).

Immaginare Gioia Tauro e di conseguenza la Calabria come un laboratorio di eccellenze e opportunita’, lavorative ed economiche, senza tralasciare le essenziali vocazioni naturalistiche, e non inquadrarla quindi solo come sito di operazioni scomode quanto pericolose, e’ una visione che ci piace della nostra terra, una visione che ha un ampio respiro“. E’ quanto afferma, in una nota, il capogruppo di Fi alla Regione, Ennio Morrone, in relazione all’appello rivolto dall’eurodeputato Sergio Silvestris, del gruppo Forza Italia-Ppe e firmato da altri 14 colleghi, rivolto al Premier Letta affinche’ tutte le operazioni di disarmo della ‘CostaConcordia’ siano effettuate a Gioia Tauro. “Per questo – prosegue – il documento presentato dall’on. Silvestris a Enrico Letta oggi a Bruxelles potrebbe rivelarsi una di quelle intuizioni politiche in grado di veicolare un’altra Calabria in Europa e nel mondo. Si verrebbe difatti a parlare di centinaia di posti lavori, di investimenti, dell’imponente indotto collegato al biennio di attivita’ e, aspetto non trascurabile, di un riconoscimento verso le potenzialita’ e le capacita’ di un porto fra i piu’ importanti del Paese e del Mediterraneo, che non puo’ essere sminuito a temporaneo parcheggio di sostanze tossiche. Sembra che il Premier abbia accolto favorevolmente tale appello e Gioia Tauro, d’altronde, rappresenta una candidatura autorevole per il disarmo della sventurata ‘Costa Concordia‘”. “Mi auguro quindi – conclude Morroneche il Governo faccia quanto e’ in suo potere per avallare il progetto poiche’ e’ con gesti concreti che da Roma si puo’ e si deve dimostrare vicinanza alla Calabria ed alle professionalita’ dei calabresi“.

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