Quest’ultimo, difeso dall’avvocato Antonio Porcelli, unitamente a Giuseppe De Vita (anche lui difeso dall’avvocato Porcelli), Roberto Scalfari (avvocato Bruno Ganino), Massimo L’Andolina e Mario Sammartino (avvocato Mario Bagnato), quali componenti del gruppo consiliare “Uniti per la Rinascita”, avrebbero offeso la reputazione dell’allora sindaco Adolfo Repice attraverso un manifesto affisso nelle pubbliche vie di Tropea. In particolare, Repice (difeso dall’avvocato Sandro D’Agostino) sarebbe stato apostrofato nel manifesto con le espressioni “Faccia di bronzo”, “coniglio” ed “esperto del gioco delle tre carte”. Il Tribunale ha però ritenuto le espressioni non gratuitamente offensive ma rientranti nell’aspro linguaggio della politica.
Tropea, diffamazione ex sindaco: assolta la Giunta
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