“Il fenomeno – prosegue – è ampiamente diffuso e sembra essersi fatto ‘sistema criminale’: potremmo definirlo ‘mafia della formazione professionale’“. Le indagini, secondo quanto raccontato dagli organi di stampa, hanno interessato anche un funzionario regionale in servizio all’ispettorato provinciale del lavoro, che avrebbe revisionato i rendiconti degli enti coinvolti, in cambio di incarichi ai propri congiunti negli enti stessi: “Anche questo, purtroppo – sottolinea Alfano – è un fatto tanto squallido quanto comune. Ringrazio la Guardia di Finanza ed il procuratore Giovanni Salvi per il lavoro portato avanti – aggiunge – nella speranza di poter vedere in Sicilia un cambiamento che sia prima di tutto culturale: il mondo della formazione professionale, che dovrebbe essere fucina di speranze per il futuro – conclude – appare oggi solo e soltanto come lo strumento per raccattare consensi politici, arricchirsi illecitamente sulle spalle dei contribuenti e mettere in pratica sporchi giochi di potere“.
Catania: dieci arresti nella Formazione. Sonia Alfano: “è un sistema criminale di tipo mafioso”
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