Reggio, l’ex assessore Tuccio e coordinatore del PdL abbandona Scopelliti e Arena

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L’ex assessore comunale di Reggio Calabria Luigi Tuccio, nonché ex coordinatore cittadino del Pdl, con una lettera diffusa alla stampa e firmata dalla sua compagna, Giampiera Nucera, annuncia di aver preso le distanze dall’esperienza politica che lo ha visto esponente di primo piano al fianco dell’ex sindaco Giuseppe Scopelliti, oggi governatore della Calabria, e dell’ex sindaco Demetrio Arena, oggi assessore regionale.

Sia Arena che Tuccio, con altri amministratori locali, sono stati recentemente colpiti da una sentenza di incandidabilità, non ancora definitiva, pronunciata a seguito dello scioglimento del comune di Reggio Calabria. Nel lungo resoconto fornito da Giampiera Nocera, si afferma che mentre Tuccio, avvocato nonché figlio di un noto e stimato alto magistrato, si dimise da assessore comunale, in ciò sollecitato dall’allora sindaco Arena, quando a seguito di un’operazione antimafia si scoprì che la sorella dell’attuale compagna, qualche decennio prima aveva sposato un noto capomafia.

Diversamente, prosegue il j’accuse di Nocera, non solo l’ex sindaco Arena non ha mai suggerito le dimissioni ad altri componenti della giunta, ma “lo stesso ex Sindaco, promosso sul campo all’esito dello scioglimento del Consiglio, pur imbonitore delle altrui dimissioni, si é ben guardato dal lambire la sola ipotesi di sue personali dimissioni da assessore regionale, magari differendole alla definitività della sentenza che ne ha conclamato l’incandidabilità”.

Strumentalizzato e usato: questa l’accusa lanciata dalla compagna contro gli ex colleghi di partito di Tuccio: “Sentendomi, mio malgrado, al centro delle vicende che hanno riguardato il mio compagno, evidenzio però – afferma – come l’Uomo Luigi Tuccio sia stato strumentalmente utilizzato sul versante politico-partitico fino a quando ha fatto comodo alla causa, in ragione della sua storia umana, professionale e personale, all’insegna “dell’usa e getta” propria di vicende politiche eticamente deprecabili.

Tant’é che a seguito del provvedimento di incandidabilità non é stato destinatario della benché minima iniziativa sul terreno della solidarietà – quanto meno sul piano personale – da parte di chicchessia e soprattutto del partito che aveva egregiamente coordinato. Condivido – conclude Giampiera Nocera – la delusione derivante da questa esperienza politica dalla quale il mio compagno, sostenuto da tutta la famiglia, ha deciso di prendere le distanze avendo ormai la consapevole certezza di essere stato semplicemente strumentalizzato”.

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