Catania, morte Valentina Salamone: annullata con rinvio custodia cautelare Mancuso

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Valentina Salamone

L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Nicola Mancuso, 30 anni, il presunto assassino di Valentina Salamone, è stata annullata con rinvio dalla Corte di Cassazione. Il Tribunale del Riesame di Catania aveva confermato la detenzione in carcere per Mancuso, ma adesso la decisione dovrà essere rivista.

Valentina Salamone, 19 anni, di Biancavilla, fu trovata impiccata in una villetta nei dintorni di Adrano il 24 luglio del 2010. Inizialmente si pensò ad un suicidio, ed il caso venne archiviato come tale. Ma la famiglia della ragazza non fu mai convinta di questo scenario e ottenne la riapertura delle indagini. Nel marzo di quest’anno venne arrestato Mancuso che, secondo l’accusa, aveva una relazione con la ragazza. Sposato con figli, l’uomo avrebbe inscenato il suicidio perché Valentina forse metteva in pericolo il suo matrimonio.

Il 24 settembre si è svolto l’incidente probatorio sulla perizia effettuata dai tre consulenti nominati dal Gip Francesca Cercone: i  professori Vittorio Fineschi e Cristofaro Pomara dell’istituto di medicina legale di Foggia e Adriano Tagliabracci medico legale di Ancona. Al termine dell’udienza il giudice si è riservato di ascoltare i periti della difesa. La decisione della Cassazione soddisfa l’avvocato di Mancuso, Rosario Pennisi, che afferma come questa sia la dimostrazione dell’estraneità del suo assistito alla morte di Valentina, e che non vi sono prove che lo collocano sulla scena del delitto.

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