Niscemi (Cl): spara alla moglie e tenta il suicidio, è grave

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E’ in coma, in gravissime condizioni, Giuseppe Incarbone, 52 anni, che ieri sera a Niscemi (Caltanisetta), in preda a un raptus omicida, ha sparato alla moglie – dalla quale si era separato da poco – mentre la donna era al lavoro in un bar, e ha ferito con 5 colpi i proprietari del locale (che tentavano di farlo desistere), prima di tornare a casa e spararsi alla testa. L’uomo e’ ricoverato in rianimazione al Civico di Palermo. La ex consorte di Incarbone si e’ salvata rifugiandosi nel bagno dell’esercizio commerciale. L’esplosione di violenza sarebbe da collegare alla notifica del provvedimento ufficiale di separazione. Gelosia e questioni di interesse, avrebbero indotto il panettiere ad armarsi della pistola clandestina per indurre la moglie a tornare con lui oppure a consentirgli di occupare una delle stanze dell’alloggio che il magistrato aveva assegnato interamente a lei. La coppia ha quattro figli, due dei quali sposati. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, effettuata dal commissariato di polizia di Niscemi, il proprietario del bar, Francesco Ferrera (e non Ferrara come comunicato in un primo momento), avrebbe invitato i due ad andare a discutere fuori. Per tutta risposta, il panettiere gli avrebbe sparato tre colpi di pistola al collo, alla clavicola e al torace. La moglie di Ferrera, Gina Di Vincenzo, che era in cucina, sentiti gli spari sarebbe accorsa in sala e vedendo il marito ferito e sanguinante, si sarebbe scagliata contro Incarbone, che ha sparato altri due colpi contro di lei. Una telecamera dei sistema di video sorveglianza dell’edifico di fronte al ristorante ha ripreso alcune scene. I due feriti sono fuori pericolo.

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