Barcellona Pozzo di Gotto, ottimo successo per l’iniziativa “Un giorno come Indiana Jones”

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Nei giorni scorsi a Barcellona Pozzo di Gotto, nei locali dell’Oratorio Salesiano, è andato in scena l’evento “UN GIORNO COME INDIANA JONES”, una giornata di simulazione di scavo archeologico per bambini. I motivi che hanno spinto gli organizzatori ad organizzare l’evento sono stati molteplici. In primo luogo quello di sensibilizzare le persone, grandi e piccini, sulla necessità di promuovere e salvaguardare la cultura. Il livello culturale in Italia si è notevolmente abbassato, con i ragazzi che non conoscono, o conoscono poco, la Storia, la Letteratura, la Poesia. Un situazione che, cosi come dichiarano gli organizzatori dell’evento (Manuela Russo, Alessia Accetta e Manuela Catanesi), vede responsabili gli adulti. “I bambini e gli adolescenti sono tutti allo stesso modo eccezionalmente ricettivi –affermano gli organizzatori – e noi abbiamo la responsabilità di stimolarli adeguatamente. Non basta credere all’illusione che la condivisione in rete di informazioni più o meno tecniche , la possibilità di consultare velocemente blog specializzati e scaricare documentazione di vario genere in formato multimediale, dia ai nostri giovani una preparazione sufficiente. Internet è solo uno dei supporti al loro studio ma l’insegnamento più efficace resta, a dispetto di tutte le tecnologie, l’esempio degli adulti. Non dimentichiamoci mai che siamo le loro guide e se non adempiremo bene a questo compito saremo noi gli unici responsabili dei loro insuccessi. Questo è quello che è sfuggito negli ultimi 30 anni alle classi politiche , di ogni colore e bandiera. E i risultati sono evidenti! Ecco perché noi, vittime inconsapevoli di errori fatti per l’ignoranza e l’incuria di chi non ha preso seriamente il compito di guidare il nostro paese, non dobbiamo assolutamente ripetere questo gravissimo errore. Educhiamo ,dunque, i nostri figli, cugini e fratellini all’importanza ed al piacere di leggere, sperimentare, studiare, fare sport, capire, domandare, incuriosirsi. Altrimenti, d’ora in avanti, avremo generazioni di tronisti e pseudo – soubrettes incapaci di guadagnarsi da vivere , di avere delle idee valide e di portare avanti i loro progetti e, soprattutto, di fare crescere il nostro paese”. Attraverso quest’esperienza, in particolare i bambini, hanno imparato la tecnica del colombino, usata nel Neolitico, e quelle per la decorazione impressa, diffuse sia nel territorio del Longano che nelle isole Eolie. Per l’appunto uno degli obiettivi di questa esperienza è stato  quello di spingere i piccoli e le  loro famiglie verso la conoscenza del territorio barcellonese. Una delle finalità dello scavo è stato quello di far conoscere il mestiere dell’archeologo alle nuove generazioni che certamente va oltre le avventurose azioni del protagonista cinematografico Indiana Jones, ma è fatto, come molti altri, di duro e serio lavoro, ore ed ore di studio, grandi sacrifici e, infine, soddisfazioni non sempre certe. L’archeologia, lo ricordiamo, è una disciplina scientifica, si basa sull’applicazione di un metodo di ricerca oculato, e le scoperte non sono frutto dell’improvvisazione o della fortuna. Infine, ma non da ultimo, l’altro obiettivo degli organizzatori è stato quello di promuovere la cooperazione e l’integrazione. Un contributo importante alla buona riuscita dell’evento è stato dato anche da Don Salvo Renna, e dal Direttore dell’Oratorio, Don Savino.

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