Protocollo d’intesa tra il Comune di Cosenza e l’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria

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Sono bastati pochi decenni, a cavallo degli anni ’70, per offuscare millenni di storia e cultura enogastronomica che – pur contaminata, spesso positivamente, dalle diverse dominazioni susseguitesi sul territorio calabrese – ha avuto caratteristiche proprie, autoctone. Gli anni dell’avvento della comunicazione attraverso la Tv, della pubblicità, di Carosello, hanno stravolto il panorama enogastronomico locale e non solo; le produzioni locali sono passate in secondo ordine rispetto ai propagandati prodotti industriali; latte, olio, salumi e formaggi hanno assunto nomi e forme imposte dalle multinazionali. L’Accademia delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria si pone l’obiettivo di recuperare ricette, prodotti e tradizioni, anche attraverso la creazione di eventi culturali ed incontri enogastronomici. A tal proposito, è particolarmente significativo il protocollo d’intesa stretto con il Comune del capoluogo bruzio, che ha colto pienamente la significativa opportunità, nella condivisa consapevolezza che attraverso la valorizzazione dell’enogastronomia tipica  si possono creare momenti di sviluppo socio-economico. Prodotti “storici” come il fico dottato e il vino di Donnici, proprio per restare nell’ambito dell’entroterra comunale, meritano di per sé quella riscoperta e rivalutazione che oltre ad essere mirata ai prodotti finali, peraltro meritevoli di essere valorizzati e conosciuti anche altrove, tende alla salvaguarda ed alla protezione dell’ambiente, alla rivalutazione del lavoro e della produzione artigianale, alla conservazione di quei saperi tradizionali che possono creare un armonioso legame col futuro.

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