A Reggio il Congresso Regionale ANMCO Calabria: “il modo migliore per curarsi è non ammalarsi” [FOTO e VIDEO]

StrettoWeb

Ai microfoni di Strettoweb, il cardiologo reggino Vincenzo Amodeo, responsabile scientifico del Congresso regionale ANMCO Calabria, che si snoderà oggi e domani presso Palazzo Campanella. Il dottor Amodeo ci tiene a trasmettere l’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari, soffermandosi anche sulla situazione critica della sanità in Calabria

Stamane, presso Palazzo Campanella, ha preso avvio l’importante evento formativo e di orientamento organizzato dall’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) Calabria e rivolto alla classe medica ed infermieristica. Il Congresso, che si concluderà domani, sabato 10 ottobre, ha come tema principale la cura, ma soprattutto la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Responsabile scientifico dell’iniziativa, nonchè Presidente Regionale ANMCO Calabria, il cardiologo reggino Vincenzo Amodeo, che ai microfoni di Strettoweb torna a parlare del suddetto argomento medico, dopo pochi mesi dall’ultimo evento che lo ha visto tra i protagonisti, le “Giornate Cardio Metaboliche Reggine”. In queste ore, l’auditorium Salone “Nicola Calipari” sta vedendo la partecipazione di molti professionisti del settore, che come spiegato dal dottor Amodeo, prendono parte al Congresso fortemente voluto dall’ANMCO Nazionale, in quanto tra i suoi programmi educativi e scientifici.

“L’ANMCO – parole di Vincenzo Amodeoè l’Associazione più partecipata in assoluto in Italia, anche partnership della Società Europea di Cardiologia, e svolge una funzione culturale su tutto il territorio nazionale in maniera capillare non solo con questi eventi scientifici rivolti alla classe medica ed infermieristica, ma anche con campagne educazionali mirate agli utenti e agli operatori non sanitari”.

Fulcro dell’intera iniziativa è certamente la prevenzione, cercare di trasmettere alla gente come prevenire le malattie cardiovascolari, da cui, sempre a detta di Amodeo, “paradossalmente, oggi si sopravvive più facilmente rispetto al passato: ciò è dovuto all’arricchimento della tecnologia e alla sempre più corretta formazione degli operatori sanitari. Oggi si può intervenire sulla maggior parte delle malattie cardiovascolari; ovviamente tutto è rapportato ai tempi di intervento, alla rapidità della diagnosi e alla disponibilità dei mezzi”.

L’aforisma è sempre lo stesso, insomma: “il modo migliore per curarsi è non ammalarsi”, e questo lo si può fare seguendo una sana alimentazione e basandosi su un corretto stile di vita. Tutto quello che si vuole trasmettere attraverso eventi del genere.

“Come di consueto – evidenzia il dottor Amodeol’evento si svolge parlando in primis della prevenzione cardiovascolare, che rappresenta la nota dolente della cura di queste malattie”.

Altra nota dolente non può che rifarsi alla situazione della sanità in Calabria, in cui inevitabilmente è coinvolta la classe medica, ma anche e soprattutto degli utenti. Le progressive dismissioni di diversi presidi ospedalieri sul nostro territorio rappresenta uno degli argomenti “clou” degli ultimi tempi, affiancato da un’ormai sempre più marcata emigrazione dei giovani talenti.

“Questo è l’argomento che angoscia di più la classe medica – dice a riguardo Vincenzo Amodeospero che lo stesso stato di angoscia lo viva la classe politica, che ha il compito di organizzare la sanità del territorio”.

Il dottor Amodeo, infatti, fa un netto distinguo tra sanità e medicina, in quanto la seconda viene esercitata dai medici, mentre la prima è nelle mani dei politici, intesa come “capillarità di interventi sull’intero territorio. Noi abbiamo sempre auspicato ad un’interlocuzione con la classe politica – prosegue Amodeo in particolare l’ANMCO Regionale ha sempre voluto e creduto in questa possibile sinergia; purtroppo siamo in pieno piano di rientro e la dismissione degli ospedali ha provocato un documento notevole soprattutto agli utenti, ma anche alla classe medica che è sempre più operata di urgenze”.

Per Vincenzo Amodeo, i pochi ospedali che sono rimasti, punto d’approdo di tutti gli utenti che si rivolgono alla sanità pubblica, purtroppo non sempre garantiscono le condizioni “sia fisiche che numeriche, che architettoniche” per affrontare il tutto.

“Da ciò purtroppo – chiosa Amodeoscaturiscono anche i casi di malasanità, che inevitabilmente hanno come parafulmine il medico o i sanitari in genere: però obbiettivamente, ammesso che ci siano, sono prevalentemente legati  ad una non corretta organizzazione, e quindi ad una difficoltà di operare”.

Una difficoltà che Amodeo spera si possa superare in futuro, soprattutto per quella che è la nuova classe medica, “che probabilmente anche per questi motivi ha ben pensato di emigrare e di prestare la propria scienza e cultura in Paesi diversi dal nostro”.

Una cultura che in questi due giorni di Congresso si vuole trasmettere a pieno, grazie anche all’apporto dei maggiori esperti nel campo della Cardiologia Clinica ed Interventistica.

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